Piemonte: un patrimonio per l’Unesco

Chi l’avrebbe mai detto che il Piemonte può vantare l’iscrizione alla lista dei patrimoni mondiali dell’UNESCO per ben due tipologie di beni artistici singolari nel loro genere?
Le prime, riconosciute nel 1997, non potevano che essere le residenze sabaude in Piemonte
Un insieme spettacolare di castelli, palazzi, ville di campagna e residenze di caccia connotati da uno stile particolare che riunisce il barocco ed il manierismo.
Progettati dai maggiori architetti e artisti dell’epoca, quali Amedeo e Carlo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Guarino Guarini e Ascanio Vitozzi.
A Torino troviamo:
Si tratta della prima e più importante delle residenze cittadine del re, abitata fino al 1865. E’ nel cuore della città, in piazza Castello.
Residenza nel XVII secolo delle duchesse reggenti, le madame reali da cui il nome, ed il monumentale palazzo barocco.
dove nacquero Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II e sede del primo parlamento italiano.
Verso il parco del Valentino sul lungo fiume Po, allora ai bordi della città, troviamo , residenza preferita della Madama Reale Cristina di Francia.
Sulla collina torinese spicca invece il complesso seicentesco residenza della regina Anna Maria d’Orléans.
Il secondo importante riconoscimento dell’UNESCO, avvenuto nel 2003, riguarda i Sacri Monti
Si tratta di gruppi di cappelle ed elementi architettonici cristiani realizzati tra il XV e XVII secolo.
Oltre ad essere un significativo simbolo religioso vantano di un perfetto inserimento architettonico all’interno dei paesaggi naturali che li circondano.
Sono inoltre dei veri e propri simboli territoriali, luoghi strategici caratterizzati da un’intensa storia e al cui interno troviamo raffinate opere d’arte ed affreschi.
Dei sacri monti inseriti nella lista sette si trovano in Piemonte
Tutte sono stati inseriti nel sistema delle Aree protette della Regione Piemonte che provvede alla conservazione storica- artistica alla manutenzione e alla tutela dell’ambiente circostante.
di Umberta Pansoya di Borio