Filippo Juvarra, il maestro del Barocco torinese
Da Alessandro Maldera
Aprile 29, 2014
Torino può vantare di un’indiscussa serie di opere architettoniche barocche grazie soprattutto a due dei maggiori esponesti di questo stile in Italia: Guarino Guarini e successivamente Filippo Juvarra.
Nato a Messina nel 1678 Filippo Juvarra si trasferì a Roma dove fu allievo di Carlo Fontana assorbendone il tardo barocco accademico e studiando l’architettura antica, rinascimentale e contemporanea.
Il periodo romano trova l’architetto intento a partecipare a numerose gare e progetti di cui pochi però gli vennero commissionati.
La sua grande occasione arrivò nel 1714 quando Vittorio Amedeo II di Savoia lo pregò di entrare a suo servizio a Messina per poi trasferirlo a dove lo nominò “primo architetto del re”.
Juvarra venne così elevato grazie a questa nomina ad una reputazione internazionale unica nel suo genere.
Questo lo portò ad una tale fama mondiale da essere chiamato da re ed imperatori di tutta Europa che lo chiamarono a progettare in Austria, Portogallo, Londra, Parigi. E infine a Madrid dove morì improvvisamente nel 1736.
La lista delle sue opere a Torino è vastissima
Chiese:
- la Chiesa del Carmine
- Chiesa dei Santi Martiri
- la facciata della Chiesa di S. Cristina in Piazza San Carlo
- chiesa di Sant’Uberto
- la Basilica di Superga
Residenze Reali
- Palazzo Reale
- Palazzo Madama
- Castello di Rivoli
- La Palazzina di Caccia di Stupinigi
- Reggia di Venaria Reale
Senza dimenticare il vasto progetto di riqualificazione urbana di Via del Carmine-Corso Valdocco e Via Milano-Piazza Emanuele Filiberto.
Nelle sue opere si possono notare i suoi studi romani e l’assoluta padronanza di stili classici e contemporanei
Basti pensare alla facciata di Palazzo Madama ispirata al fronte posteriore di Versailles. Sempre all’interno dell’edificio si trova il grande scalone d’onore, un’opera unica nel suo genere.
A Stupinigi dove troviamo un oscillamento tra la tradizione francese e la pianta italiana a forma di stella, mentre nella Chiesa del Carmine le alte gallerie aperte sopra le cappelle si rifanno ad uno stile più nordico e medievale.
Non dimentichiamoci infine di Superga il più maestoso fra i numerosi santuari barocchi su alture in cui ritroviamo due tipi principali di struttura a cupola.
Il Pantheon dove la cupola si innalza dal corpo cilindrico e il tipo a croce greca oltre che vari spunti, per il ritmo alternato di settori larghi e stretti nel corpo della chiesa e anche per l’uso del portico, dal San Pietro di Michelangelo.
U. Pansoya
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende