Storia

Palazzo Madama, lo scalone d’onore dedicato alle Madame Reali

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La facciata di Palazzo Madama, il desiderio della seconda Madama Reale Palazzo Madama, come ben sappiamo, fa parte delle Residenze Sabaude ed è patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.

Il nome deriva da Maria Giovanna Battista di Nemours, seconda Madama Reale per la quale è stata realizzata la maestosa facciata durante la prima metà del 1700.

La prima Madama Reale è stata Maria Cristina di Borbone, reggente del Duca Carlo Emanuele II di Savoia. Quest’ultima ha fatto sì che la residenza venisse ammodernata attraverso un cambiamento di arredi e la copertura della corte.

L’aspetto odierno della facciata di Palazzo Madama è frutto del volere di Maria Giovanna Battista di Nemours. Desiderio esaudito dall’architetto siciliano Filippo Juvarra, architetto e scenografo, tra il 1718 e il 1721. Lavori che però vengono interrotti dopo il completamento dell’avancorpo: il progetto juvarriano resta sospeso.

Palazzo Madama, dalla facciata Barocca al Rococò dello scalone

I grandi finestroni illuminano l’imponente scalone donando leggerezza e tonalità pastello all’ambiente. Così iniziano a delinearsi gli aspetti del Rococò europeo. Sono proprio i colori pastello e la leggerezza di forme e motivi a distinguere il Rococò dalla maestosità dell’architettura barocca.

La monumentalità di Palazzo Madama diventa intimità quando parliamo del suo scalone d’onore.

Lo scalone presenta due rampe contrapposte poggiate su colonne sotto le quali fermavano le carrozze. Le due scalinate, partendo da un atrio a tre campate, conducono verso un luminoso ingresso che precede la grande sala centrale.

L’armonia delle forme pensate da Juvarra rappresenta il giusto equilibrio tra storicità e modernità.

facciata Palazzo Madama piazza Castello Torino
Palazzo Madama, lo scalone d’onore dedicato alle Madame Reali

Il Settecento è il secolo in cui i monarchi desiderano comunicare la propria grandezza anche attraverso la bellezza della propria residenza. Quale elemento può trasmettere più stupore e meraviglia di un elegante scalone d’onore? 

Il tocco juvarriano nella facciata di Palazzo Madama ha influenzato architetti e sovrani, favorendo una ventata di aria fresca nelle corti italiane. Il progetto di Juvarra è andato perso ma sappiamo che la Galleria Grande collegava Palazzo Reale e Palazzo Madama.

Obiettivo di Juvarra era quello di realizzare una facciata che conservasse la storicità dell’edificio ma donasse nuova luce alla struttura. Dobbiamo ricordare che per l’architetto l’urbanistica era fondamentale, non mera scenografia. La facciata di Palazzo Madama si fonde piacevolmente con Piazza Castello e dintorni. Juvarra era attento alla forma architettonica e alla sua collocazione spaziale.

Il cortile interno coperto e la grande sala centrale in cima alla scalinata hanno permesso una risistemazione degli ambienti. Nuovi percorsi conducono agli appartamenti privati delle nobili donne. Per completare il rinnovamento della facciata, Juvarra pensa alla costruzione di una scalinata altrettanto sinuosa ed elegante. 

Curiosità su Palazzo Madama

Il Museo civico d’Arte antica, la maestosa facciata, l’ingresso a tutta altezza, le ristrutturazioni richieste dalle madame reali. Palazzo Madama è tutto questo e molto di più:

  • Davanti a Palazzo Madama si trova la statua dell’Alfiere dell’esercito sardo. Si tratta di una scultura dedicata alle vicende del 1848;
  • Palazzo Madama raccoglie un importante collezione di porcellane;
  • Il fronte rivolto verso Via Po presenta caratteristiche medievali che si contrappongono alla facciata barocca di cui sopra;
  • Nel 1832 Palazzo Madama diviene sede della Regia Pinacoteca;
  • L’8 agosto 1943 la residenza sabauda è vittima del bombardamento della RAF.

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