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La storia della chiesa del Carmine di Torino

Da Daniele Riefolo

Dicembre 03, 2020

Esterno chiesa del Carmine Torino

La chiesa del Carmine di Torino è una delle tante testimonianze della storia torinese, che come molti edifici religiosi della città prescinde la sua natura religiosa.

Filippo Juvarra, maestro del barocco messinese che ha legato il suo nome alla città della Mole, ha progettato l’edificio, completato nel 1736.

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La chiesa, sita in via del Carmine 3, è tutt’oggi operativa per le funzioni religiose e racconta la storia del culto della città.

Esterno chiesa del Carmine Torino

Chiesa del Carmine di Torino: la storia

La comunità Carmelitana, agli albori del 1700, predicava nella chiesa di Santa Maria di Piazza.

La congregazione, visto il crescente seguito e la scarsezza di spazio nella chiesa dedicata alla santa, decise di acquisire un territorio nel 1718 ed edificare una nuova struttura, originariamente pensata come un convento, progettato da Gian Giacomo Planteri.

Gian Francesco Arborio di Gattinara, arcivescovo della città, decise per la costruzione di una nuova chiesa, progettata da Filippo Juvarra.

I lavori, cominciati nel 1732, videro Juvarra poco presente per la contemporanea partecipazione dell’architetto alla costruzione del palazzo reale portoghese.

Giacomo Pella supervisionò la conclusione dei lavori, ultimati nel 1736.

Inizialmente, la curia torinese intitolò l’edificio alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, prima di passare all’intitolazione ad Amedeo IX di Savoia.

I curatori del palazzo, però, lasciarono la facciata incompiuta per oltre un secolo, prima di essere completata da Carlo Pattarelli nel 1872.

A seguito di bombardamenti nel 1943, dove la chiesa riportò diversi danni, l’edificio fu restaurato dalla sovraintendenza dei monumenti nel 1955.

Interno chiesa del Carmine

Interni e campanile

La chiesa del Carmine è una delle più luminose della città, grazie a delle aperture ovali sulle tre cappelle che costeggiano l’unica navata.

Navata e cappelle sono separate da un arco sormontato da statue di legno create da Stefano Maria Clemente.

L’altare maggiore detiene le reliquie di Amedeo IX di Savoia.

La grande icona, quindi, raffigura la Madonna del Carmine ed il beato Amedeo IX di Savoia, dipinta nel 1755 da Carlo Beaumont.

In una delle cappelle, quella dell’immacolata concezione, invece è custodita una pala che raffigura l’Immacolata Concezione con il profeta Elia e realizzata da Giaquinto da Molfetta nel 1741.

Invece, il campanile fu eretto nel 1734, con un piano iniziale di 10 campane in concerto, tuttavia ridotto a 3.

Nel 1911, tuttavia, le campane raggiunsero la cifra di sei grazie a dei parrocchiani.

La chiesa del Carmine oggi

Indirizzo: Via del Carmine 3, Torino

La chiesa, oggi, mantiene attiva le attività di culto, e professa le funzioni nei seguenti giorni:

  • Messe feriali: ore 8, 18.30;
  • Messe festive: ore 9.30;
  • Le Messe prefestive: ore 18.

I recapiti telefonici sono:

  • Chiesa: 011 – 4369525
  • Abitazione: 011 – 4369528

Per ulteriori informazioni e comunicazioni, la chiesa condivide assieme alla Chiesa di Santa Barbara una pagina Facebook.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale