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Le mura Romane di Torino: una traccia storica immortale

Da Alessandro Maldera

Gennaio 06, 2024

Le antiche mura romane di Torino, conosciute anche come le mura di Augusta Taurinorum, rappresentano un patrimonio storico di inestimabile valore per la città. Testimonianza straordinaria dell’antica città romana che un tempo dominava la regione. Queste imponenti strutture difensive che racchiudevano il nucleo urbano, ancora oggi visibili nel centro storico, raccontano la storia di un’epoca lontana e della colonizzazione romana nel territorio.

La fondazione

La fondazione della colonia romana di Augusta Taurinorum risale al 9 a.C., quando i Romani decisero di stabilirsi nella regione e costruire una città fortificata. La scelta del luogo fu strategica, in quanto la città si trovava in una posizione ideale per controllare le vie di comunicazione verso le Alpi e la Pianura Padana.

La costruzione delle opere murarie fu parte integrante del progetto di fondazione della colonia. Le mura romane di Torino erano un simbolo di potenza e autorità, ma avevano anche una funzione pratica di protezione e difesa. Infatti, furono progettate per resistere agli attacchi nemici e garantire la sicurezza dei suoi abitanti.

La struttura delle Mura

Le mura romane di Torino avevano un perimetro quasi rettangolare, con un angolo tagliato in diagonale nei pressi del teatro. Esattamente nella zona corrispondente agli attuali Giardini Reali. Le dimensioni dei muraglioni erano di circa 700×750 metri, e l’area racchiusa era divisa in isolati di dimensioni variabili.

Inoltre, le mura erano caratterizzate da un’imponente struttura difensiva. Queste ultime avevano un’altezza di oltre cinque metri e uno spessore di due metri, garantendo così solidità e resistenza. Le torri angolari ottagonali erano posizionate in corrispondenza dello sbocco delle vie cittadine. Mentre le torrette di guardia, posizionate lungo tutto il perimetro, contribuivano ulteriormente alla difesa Augusta Taurinorum.

I ripari erano costruiti con corsi alternati di laterizio e ciottoli. Il paramento esterno era completamente in laterizi, mentre la cortina interna era costituita da ciottoli spaccati alternati a liste di mattoni. Questa combinazione di materiali conferiva alle mura una maggiore resistenza e solidità strutturale.

Le porte monumentali

Le mura romane di Torino erano accessibili attraverso quattro porte monumentali.

  • Decumana
  • Prætoria
  • Principalis Dextera
  • Principalis Sinistra

La Porta Decumana, ora inglobata nel castello di piazza Castello, nel palazzo Madama, era uno degli ingressi principali per chi arrivava dalla Pianura Padana. Invece, la Porta Palatina rappresentava l’accesso alla città per chi proveniva dalla direzione opposta. Entrambe gli accessi erano affiancate da tratti di mura e dalle fondamenta delle loro strutture interne, che ancora oggi testimoniano l’antico splendore della città romana. Queste strade svolgevano un ruolo cruciale nella pianificazione urbana, collegando le diverse zone della colonia e facilitando i flussi di persone e merci.

Ogni porta si apriva su uno dei due assi stradali principali della città

  • decumanus maximus: che collegava la Porta Prætoria con la Porta Decumana lungo l’attuale via Garibaldi
  • cardo maximus: collegava le porte Principalis Dextera e Principalis Sinistra lungo l’attuale via San Tommaso e via Porta Palatina.

L’interno

La vita all’interno delle mura romane, dove si sviluppava il cuore della città antica, era animata e ricca di attività. Le vie intersecavano ortogonalmente e a scacchiera, delimitando 72 isolati che erano densamente occupati da edifici. Lungo le vie lastricate sorgevano abitazioni, negozi, palazzi pubblici, terme e templi. La città era un centro commerciale e amministrativo, con un foro che costituiva il cuore pulsante della vita civile, commerciale e religiosa. Il foro era circondato da edifici pubblici, come il Praetorium, il centro di comando della città. Uno degli edifici più importanti era il teatro, le cui fondazioni sono state rinvenute nei pressi della Porta Principalis Dextera. Il teatro rappresentava un luogo di svago e intrattenimento per gli abitanti della città, ed era un simbolo della ricchezza e prosperità di Augusta Taurinorum. Sotto le vie cittadine, un efficiente sistema fognario permetteva il corretto smaltimento delle acque di scarico, garantendo così un ambiente salubre e igienico. Inoltre, Le mura romane di Torino non solo proteggevano la città, ma fungevano anche da confine tra il tessuto urbano e i rioni suburbani.

Al di fuori dei muraglioni, si estendevano i rioni suburbani, dove si trovavano necropoli, attività artigianali, abitazioni e magazzini. Più lontano verso la campagna si potevano trovare anche ville rustiche, testimonianza della presenza di un’economia agricola prospera.

Conservazione delle Mura Romane di Torino

Nonostante il passare dei secoli e le trasformazioni urbane, i resti delle strutture difensive sono ancora oggi visibili. Alcuni tratti delle mura, insieme alle fondamenta delle porte monumentali, sono stati preservati e possono essere ammirati dai visitatori. Invece, alcuni pezzi di mura sono stati recentemente rinvenuti nel sottosuolo durante lavori di scavo e sono visibili in alcuni sbocchi pedonali.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende