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Castello di Agliè, la reggia dei Savoia in provincia di Torino

Da Giulia Licari

Settembre 22, 2021

Castello d'Agliè visto dall'alto

Dimora elegante e principesca, protagonista di una fiction che l’ha resa celebre in tutta Italia: è il Castello di Agliè, una delle residenze sabaude situata in provincia di Torino.

Prima di proprietà dei conti San Martino, poi dei Savoia, il Castello vanta un antico passato, impresso nella varietà degli ambienti interni e dei giardini che lo circondano. Una bellezza unica e perfettamente conservata che rende la dimora un trionfo di eleganza senza tempo.

Un Castello immerso nei territori del Canavese

Il Castello Ducale di Agliè è un antico gioiello della provincia di Torino. Oggi lo vediamo in tutto il suo splendore ottocentesco, ma la sua origine è ben più antica. Il nucleo centrale, infatti, risale al Medioevo (attorno al XII-XIII secolo). Su questo primo nucleo venne poi eretta una vera e propria dimora voluta da Filippo di San Martino conte di Agliè nel 1646.

Sempre fedele al Ducato dei Savoia, il conte pochi anni prima era stato nominato governatore della cittadella di Torino . E poi capitano delle guardie del giovane Carlo Emanuele e ricoprì sempre un ruolo importante nella politica ducale.

Indice del suo peso, a impostare la trasformazione del Castello di Agliè fu l’architetto Amedeo di Castellamonte.

Autore di numerosi altri progetti di rilievo come il Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) di Torino, la Cavallerizza Reale, la Reggia di Venaria, l’ampliamento della città su via Po e su quella che oggi conosciamo come via Accademia Albertina.

Il cuore della residenza è rappresentato dal Salone d’Onore, o Salone da ballo, dove sono raffigurati – attraverso un superbo affresco di Giovan Paolo Recchi – i fasti del re Arduino d’Ivrea, capostipite della dinastia dei conti di San Martino.

Salone d’Onore del castello d’Agliè

Il Castello di Agliè (Torino): una dimora di pregio per i Savoia

Nel 1763 la dimora fu acquistata da Carlo Emanuele III di Savoia per il figlio cadetto Benedetto Maria Maurizio, duca del Chiablese.

In questi anni si ebbe la seconda fase di trasformazione del Castello a cura dell’Architetto Ignazio Birago di Borgaro. Con un’imponente opera di restauro e l’aiuto di grandi maestranze, come i fratelli Filippo e Ignazio Collino e lo stuccatore Giuseppe Bolina, il castello ducale di Agliè divenne una perfetta residenza di villeggiatura.

Gli artisti di corte impreziosirono di ornamenti l’atrio d’ingresso e riallestirono il giardino con statue e fontane. Birago di Borgaro pensò anche ad ampliare l’affaccio verso il borgo di Agliè, realizzando una Chiesa dedicata a Santa Maria della Neve, collegata al castello attraverso una Galleria, detta “delle Tribune”.

Il parco, seguendo la moda dell’epoca, assunse un aspetto delicato e simmetrico. Una configurazione che, tuttavia, ritroviamo conservata solamente nello splendido Giardino all’italiana sulla sinistra della facciata d’ingresso. Al giardino si può accedere percorrendo la grande scalinata in marmo che si affaccia verso sud. La geometria delle siepi si inserisce nel complesso di una fontana ellittica il cui fondale scenografico offre al pubblico un’esperienza di visita quasi fiabesca.

Sala Tuscolania castello d'Agliè
Sala Tuscolana

Da residenza ducale a ospizio, per poi tornare tra i fasti sabaudi

Ci fu un periodo in cui il potere dei Savoia in Piemonte venne oscurato dalla presenza di Napoleone Bonaparte. Era il 26 giugno 1800 e l’imperatore, reduce vittorioso dalla battaglia di Marengo, istituì a Torino una commissione di governo annettendo il Piemonte alla Francia.

Per i successivi 14 anni, dunque, i possedimenti sabaudi passarono ai francesi e il Castello di Agliè non fu di certo risparmiato. Durante la dominazione napoleonica la dimora fu spogliata dei suoi arredi più preziosi e riconvertita in ospizio. Mentre il parco venne diviso in vari lotti e venduto a privati.

Fortunatamente, nel 1823 la residenza tornò in mani sabaude: il re Carlo Felice ne commissionò i lavori di restauro e riallestimento. Da questa ultima fase di trasformazione nacque la Sala Tuscolana, dove sono ancora conservati reperti archeologici provenienti dai possedimenti del re e della regina Maria Cristina. Le pareti di molte sale vennero rivestite da carte da parati dipinti a mano e furono introdotti nuovi arredi alla moda per gli appartamenti reali.

Infine, si avviarono importanti lavori di rinnovamento al parco del Castello di Agliè. Le verdi simmetrie furono sostituite da un susseguirsi di boschi, radure, ponti rustici e passaggi tortuosi che portavano a un laghetto incastonato nella natura. Il repertorio romantico si era ormai impossessato degli spazi attorno al Castello, inglobando persino cascine e aree in prossimità.

Giardini Castello d'Agliè
Giardini castello d’Agliè

Il Castello oggi

Con la morte di Maria Cristina (nel 1849), l’intera struttura passò in eredità a Carlo Alberto e al figlio cadetto Ferdinando. Un secolo dopo la proprietà passò allo Stato che ne affidò il restauro e la gestione alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Piemonte.

Oggi sia il Castello che il Parco di Agliè sono accessibili al pubblico.

Con oltre 300 stanze, reperti archeologici, un patrimonio di collezioni e arredi preziosi ed ettari di parco visitabili, rappresenta una delle Residenze Sabaude più affascinanti.

Circondato da un giardino all’italiana, uno all’inglese, da un giardino pensile e un immenso parco, dal 1997 il Castello di Agliè è inserito nella Lista del patrimonio Mondiale UNESCO.

Una scena della commedia tv Elisa di Rivombrosa girata nei giardini del castello di Agliè
Una scena della commedia tv Elisa di Rivombrosa girata nei giardini del castello di Agliè

Il celebre Castello di Elisa di Rivombrosa

Correva l’anno 2004: il Castello di Agliè (Torino) apparì per la prima volta sugli schermi italiani come protagonista di una celebre fiction. Era appena partita la prima stagione di Elisa di Rivombrosa e le vicende di Elisa e Fabrizio si snodavano proprio all’interno del castello sabaudo che era stato scelto come location per la storia. La sua eleganza e raffinatezza lo rendevano dimora perfetta per i conti Ristori.

Milioni di telespettatori associarono così la realtà di Rivombrosa al piccolo centro di Agliè che in quegli anni, insieme al Castello, venne preso d’assalto dai turisti. Un romantico trionfo di bellezza che ha oltrepassato la finzione televisiva evidenziando la valenza della sua storicità.

Castello d'Agliè

Visitare il Castello e il Parco di Agliè

Castello di Agliè Orari

Il Castello è accessibile nei seguenti orari:

  • Da venerdì a domenica, dalle ore 9.00 alle 12.00 (ultimo ingresso 12.00) e dalle 14.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.00)

Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì chiuso.

Ulteriori aperture straordinarie e/o prolungate segnalate sul sito.

Visite accompagnate in gruppo (max 15 persone) con partenza ogni ora dalle ore 9.00.

Accesso con prenotazione obbligatoria via:

  • E-mail: [email protected] (è possibile prenotare fino alle ore 18.00 del giorno precedente a quello in cui si intende effettuare la visita e la prenotazione è da intendersi effettuata solo in seguito a ricezione di conferma)
  • Tel: 0124-330102 (servizio attivo da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 18.00).

È necessario presentarsi in biglietteria circa 15 minuti prima dell’orario in cui è stata prenotata la visita.

Dal 6 agosto 2021 Green Pass obbligatorio per l’ingresso in musei e luoghi della cultura.

Giardini e Parco Orari

  • Da martedì a domenica, dalle ore 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.00)

Lunedì chiuso.

Visita libera, prenotazione non necessaria.

Castello di Agliè Biglietti

  • Castello: 4 €
  • Ridotto (giovani dai 18 ai 25 anni): 2 €
  • Parco e Giardini 3 €
  • Giardini 2 €

Gratuito per minori di 18 anni; docenti con presentazione della certificazione docenti); studenti delle facoltà di Architettura, Lettere e Filosofia; titolari dell’Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card; personale Ministero della Cultura; membri ICOM; giornalisti muniti di tessera professionale; persone con disabilità e relativi accompagnatori.

Fino al 31 luglio 2022 l’accesso ai Giardini è gratuito per i residenti nel Comune di Agliè (esibendo un documento attestante la residenza).

Info utili

Come arrivare

Il Castello ducale di Agliè si trova a soli 40km da Torino e si può raggiungere:

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Giulia Licari

Laureata in Lingue e Culture per il Turismo, con un Master online in Comunicazione digitale, Web marketing e Social media management (SDB), attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Comunicazione, ICT e Media . Da sempre amante di Torino e appassionata di comunicazione web e Seo