Torino, 6 Aprile 1765: nasce Carlo Felice
Da Alessandro Maldera
Aprile 06, 2015
Carlo Felice di Savoia era il quinto figlio maschio di Vittorio Amedeo III di Savoia e Maria Antonietta di Spagna.
Regnò per 10 anni, dal 1821 al 1831, anno della sua morte
E’ il 12 Marzo 1821. Torino e il Regno sono in subbuglio per il ribollire di alcuni moti rivoluzionari.
Il Re in carica Vittorio Emanuele I non riesce a reprimere la rivolta.
Fu così che decise di abdicare anche lui: proprio in favore di Carlo Felice.
In quel momento, però, il neo sovrano si trovava a Modena, e quindi di fatto non salì al trono fino alla fine di settembre quando fece il suo ingresso nella Capitale dove ormai le agitazioni sono state controllate.
Carlo Felice fu un conservatore e repressore ed è conosciuto con il nome di “Carlo Feroce”.
Questa fama la deve ai tempi in cui ebbe in mano il governo della Sardegna
Nel 1802, in qualità di Vicerè, si trovò nella situazione di dover reprimere rivolte contro il governo savoiardo inviso agli abitanti dell’ isola.
“L’ esperienza” maturata nei territori d’ oltre mare gli tornò utile nel 1821, quando represse con la forza i moti liberali innescati da intellettuali come Santorre di Santa Rosa e Roberto D’Azeglio.
L’animo conservatore di Carlo Felice lo spinse a far sottoscrivere al fratello Carlo Alberto, di idee più liberali, un giuramento in cui si impegnava, una volta salito al trono, di conservare il lustro monarchico.
La sua politica si distinse per un riordino del codice civile.
Inoltre, diede il via alla creazione di maestose opere pubbliche come la statale tra Cagliari e Sassari che ancora oggi porta il suo nome.
Costruì:
- un teatro a Genova (il “Carlo Felice”),
- il porto di Nizza
- un ponte sul fiume Dora
- i portici di piazza Castello
- piazza Carlo Felice davanti alla stazione di Porta Nuova.
- Inoltre, fondò la Cassa di risparmio di Torino e la Reale Mutua assicurazioni.
In politica estera cercò di distendere i rapporti con l’Austria e in onore a questo sforzo terminò il ponte di Boffalora iniziato dal suo predecessore Vittorio Emanuele I.
Uomo di arte e di cultura assisteva sovente a spettacoli teatrali: si ricorda l’ episodio avvenuto al Carignano con il maestro Paganini in cui nacque il detto “Paganini non ripete” . Inoltre si deve a lui la maggior parte dei reperti custoditi nell’ attuale Museo Egizio, dove implementò la raccolta con oltre 5000 pezzi.
Alessandro Rigitano
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende