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Inquinamento Torino 2020: valori alti vicino a scuole e ospedali

Da Alessandro Maldera

Giugno 12, 2020

vista torino inquinata

L’inquinamento a Torino nel 2020 torna a salire arrivando a valori molto preoccupanti, specialmente nei pressi di scuole e ospedali. Il blocco dovuto all’emergenza coronavirus aveva migliorato i livelli di inquinamento, ma ancora l’80% dei punti mappati è oltre i limiti Oms.

Durante l’emergenza, infatti, ci eravamo tutti rallegrati per la notizia dei valori di smog e inquinamento a Torino scesi di molto.

Il prolungato lockdown, lo smart working e il blocco delle attività ha comportato un netto abbassamento dei livelli di inquinamento atmosferico. Ma, purtroppo, le emissioni nell’aria tornano ad aumentare.

A lanciare l’allarme il comitato Torino Respira. Secondo la loro ricerca in città i livelli di inquinamento sono troppo alti.

inquinamento torino
Inquinamento Torino: valori alti nei pressi di scuole e ospedali

Dopo il Covid-19 torna l’allarme

A seguito del blocco dovuto all’emergenza, il comune di Torino ha cercato di dare una bella spinta alla mobilità dolce con diverse iniziative. Anche con la volontà di mantenere bassi i livelli di inquinamento a Torino, come durante il lockdown.

In questi giorni, il Comitato Torino Respira ha presentato i risultati della campagna “Che aria tira?”, una campagna di monitoraggio civico della qualità dell’aria, giunta con successo al secondo anno.

Il progetto  misurare la concentrazione di biossido di azoto (NO2) in quasi 300 punti in città e in una trentina di comuni della prima e seconda cintura.

“Che aria tira? 2020” ha dedicato particolare attenzione al tema dell’inquinamento da biossido d’azoto nei luoghi di studio, con il posizionamento di più di 120 provette nei pressi di scuole superiori e dell’infanzia torinesi.

Il biossido di azoto è un inquinante, meno noto del particolato Pm10, ma altrettanto pericoloso e generato per circa il 60 percento dal traffico veicolare, con un contributo preponderante (93%) da parte dei motori diesel.

Sicuramente il blocco della circolazione e delle attività con il lockdown ha portato miglioramenti. Le concentrazioni di inquinanti, da metà marzo, si sono dimezzate (senza però tornare sotto la soglia di guardia).

Se confrontiamo gli stessi dati dei primi 5 mesi del 2020 con lo stesso periodo degli scorsi cinque anni il calo medio è solo del 24%. Poco, troppo poco.

I risultati della ricerca sono preoccupanti, nonostante le condizioni generali nel periodo di campionamento fossero migliori rispetto all’anno scorso.

Provetta-monitoraggio aria
Inquinamento Torino: valori alti nei pressi di scuole e ospedali

I risultati dello studio

Lo studio è stata condotto su 700 campionatori posizionati in luoghi strategici della città (scuole, ospedali, parchi, abitazioni).

Dopo le analisi è risultato che il 98% dei misuratori ha indicato concentrazioni pericolose per la salute. Quattro campionatori su dieci, poi, hanno trovato valori fuori legge.

I rischi sono elevati per la salute. Infatti oltre la soglia indicata dall’Oms, la mortalità aumenta quando le concentrazioni crescono. Il tasso sale al 5-10% per la metà dei cittadini torinesi, per un terzo abbondante all’11-16% e, per un torinese su venti, può arrivare al 22%.

Preoccupa la salute dei cittadini. I rischi sono molteplici, dai problemi respiratori al cancro.

tubo di scarico auto
Inquinamento Torino: valori alti nei pressi di scuole e ospedali

Preoccupano anche i dati delle scuole: su 71 elementari e materne analizzate, 70 hanno una presenza di inquinanti più alta di quella di allerta dell’Oms e 29 istituti, inoltre, superano i limiti imposti dalla legge.

Situazione analoga per scuole superiori e università: il 45% è in aree in cui la concentrazione di smog è fuorilegge. Solo un istituto di Torino supera la prova, avendo dei valori di inquinamento sotto la soglia della pericolosità.

A questo link è visionabile la mappa delle concentrazioni di biossido di azoto.

Stessa realtà a rischio per gli ospedali. Regina Margherita, Mauriziano, Gradenigo, San Giovanni Bosco e Amedeo di Savoia hanno una presenza di biossido di azoto doppia rispetto a quella raccomandata dall’Oms. Anche il Parco Ruffini, Parco Dora e Pellerina superano del doppio il limite.

Per gli studiosi, un torinese sue due ha più probabilità di morire a causa della presenza elevata di biossido di azoto nell’aria, rilasciato soprattutto dalle auto.

Aggiornato il 27/02/2024

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende