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Il Parco Ruffini: un’oasi verde nel cuore di Torino

Da Alessandro Maldera

Ottobre 05, 2023

Il Parco Ruffini, anche noto come Valentino Nuovo, è uno dei polmoni verdi più importanti della città di Torino. Con una superficie di circa 130.000 metri quadrati, si estende nel quartiere di Pozzo Strada, nel cuore di Borgo San Paolo. Questo splendido parco, il sedicesimo per grandezza a Torino, offre agli abitanti della zona e ai visitatori un luogo ideale per rilassarsi, fare sport e godere della natura. Insomma, rappresenta un importante polmone verde in una zona urbanizzata e industrializzata.

Storia e origine del parco

Fu progettato negli anni Venti del Novecento come risposta alla crescente necessità di uno spazio verde accessibile a tutta la comunità. La città stava espandendosi in quella direzione, con l’intensa industrializzazione di Borgo San Paolo e dintorni, trainata dalle attività della Lancia e di Viberti.

Inaugurato il 31 dicembre 1925 con il nome di Parco Gerolamo Napoleone Bonaparte, in onore del famoso principe e generale francese. Il suo design si ispirava al celebre Parco del Valentino, ma nel corso degli anni ha subito diverse trasformazioni. Infatti, nel 1934 il parco si ampliò mediante l’acquisizione dei terreni dell’ex Cascina Galliziana, appartenuti a un’antica famiglia originaria di Como da parte del Comune di Torino

Negli anni Trenta, il parco subì altre importanti trasformazioni. Infatti, nel 1937, poi ,venne decisa la costruzione di un nuovo stadio all’interno del parco, sul lato affacciato su Corso Trapani. Questo impianto sportivo inizialmente chiamato del Valentino, divenne poi l’attuale Stadio Primo Nebiolo

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il parco ebbe un ruolo importante come rifugio antiaereo. Sotto lo stadio, venne realizzato un ricovero pubblico sotterraneo, che poteva ospitare fino a 1500 persone in caso di incursioni aeree.

Dopo la guerra, il parco fu ampliato e intitolato a Francesco Ruffini, un giurista, ex ministro e professore universitario che si coraggiosamente si oppose al regime fascista.

La caratteristica “montagnola” del Parco Ruffini

Uno degli elementi distintivi del l’area verde è la cosiddetta “montagnola“. Questa collina artificiale fu creata utilizzando le macerie degli edifici demoliti lungo Via Roma per fare spazio ai nuovi palazzi che avrebbero caratterizzato la città. La montagnola è diventata un punto di riferimento all’interno del parco, offrendo una vista panoramica e un luogo ideale per rilassarsi e godere della natura circostante.

Caratteristiche e attrazioni del Parco Ruffini di Torino

I giardini offrono una varietà di attrazioni e servizi per tutti i gusti e le esigenze. All’interno si trovano impianti sportivi, oltre al già citato Stadio Primo Nebiolo, vi è anche il Palazzetto dello Sport . Quest’ultimo, nel 2019 diventato Pala Gianni Asti, in ricordo dello storico allenatore di basket torinese. Entrambi gli impianti ospitano competizioni sportive di basket, pallavolo e tennis, nonché concerti e eventi culturali.

I viali interni del parco sono dedicati a importanti figure storiche, come Luigi Hugues, Carlo Piaggia e Luigi Maria d’Albertis, che hanno contribuito alla conoscenza e all’esplorazione del mondo. Questi viali alberati offrono un’atmosfera piacevole per passeggiate e attività all’aria aperta. Inoltre, sono presenti due aree recintate dedicate agli amici a quattro zampe, dove i cani possono correre e giocare liberamente.

Accessibilità e servizi

L’area verde è facilmente accessibile tramite i mezzi pubblici, come le linee di autobus 71, 64, 56, 2 e 62. Inoltre, sono disponibili numerosi parcheggi per auto e biciclette, così come piste ciclabili lungo corso Brunelleschi e corso Montecucco. All’interno del parco, sono presenti anche una scuola materna e una scuola elementare, che offrono un’educazione di qualità per i più piccoli della zona. Queste strutture scolastiche contribuiscono a creare un ambiente vivace e stimolante all’interno del parco.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende