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Morte Amedeo di Savoia: la sepoltura avverrà a Superga

Da Simone Nale

Giugno 29, 2021

Amedeo di Savoia davanti a Palazzo Reale a Torino

A una mese di distanza dalla morte avvenuta il primo di giugno, la salma di Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta ed erede al trono secondo la linea di successione aostana, sarà sepolta nella Basilica di Superga.

Il 1° luglio, le spoglie mortali del principe troveranno posto a fianco dei genitori Aimone di Savoia e Irene dei Grecia nella terza sala della Cripta Reale, comunemente detta “delle Regine”.

La cerimonia religiosa avrà luogo alle 11,30 nella Basilica e sarà dal Monsignor Antonio Vigo, ammiraglio e cappellano della Marina Militare.

Al triste evento saranno presenti tutti i parenti più stretti della famiglia Savoia-Aosta: la moglie e principessa Silvia Paternò di Spedalotto, e i figli Bianca, Aimone e Mafalda.

Per il momento non ci sono indiscrezioni sulla presenza di altri membri della Casata Savoia.

La funzione seguirà un preciso protocollo per le inumazioni a Superga

Si attende la definizione degli ultimi dettagli con la Questura e la Prefettura, riguardo soprattutto i problemi di sicurezza e le norme anti contagio da Covid-19.

Il tutto mentre l’intera procedura per l’inumazione della salma avverrà a porte chiuse, riservata solo alla presenza dei famigliari più stretti.

La Basilica di Superga tornerà così ad ospitare nella sua Cripta Reale un membro dell’ex casa regnante d’Italia.

Prima di Amedeo di Savoia, gli ultimi ad essere sepolti nel santuario opera di Filippo Juvarra erano stati i genitori del Duca d’Aosta nel 1966.

Ma oggigiorno la Cripta Reale ospita le spoglie di alcuni dei più celebri monarchi della Casata più longeva d’Europa.

Tra i quali Vittorio Amedeo II, eroe dell’assedio di Torino del 1706 a cui la basilica è dedicata, il figlio Carlo Emanuele III, insieme anche a Carlo Alberto e a Vittorio Emanuele I.

Realizzata nel XVIII, Superga nasce dal sapiente ingegno di Filippo Juvarra che, seguendo le direttive reali, realizzò la Basilica in collegamento con il Castello di Rivoli.

I due storici edifici infatti sono uniti in prospettiva sull’asse viario di corso Francia, per simboleggiare la successione al trono del 1730 tra Vittorio Amedeo II e il Carlo Emanuele III.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media