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Il Comune di Torino risarcirà i residenti di San Salvario per la movida

Da Daniele Riefolo

Settembre 25, 2021

Il Comune di Torino dovrà risarcire 29 residenti per i danni della movida, dopo che la Corte d’Appello ha respinto il ricorso contro la maxi multa.

Gli abitanti di San Salvario possono così esultare per il riconoscimento dei danni oggettivi che i cattivi cittadini hanno procurato al quartiere.

Palazzo di Città, tuttavia negli ultimi mesi ha provato a limitare la malamovida, pensando anche a una patente a punti per i locali del divertimento serale.

Le uscite serali e il divertimento non si sono placate neanche nei mesi del Covid, con il Comune costretto a indire ulteriori restrizioni.

Alcuni privati hanno deciso di agire da soli, come i residenti di Palazzo San Francesco, che hanno montato una recinzione attorno al palazzo.

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La vita notturna torinese è stata portata in tribunale da 29 famiglie del quartiere San Salvario, che hanno lamentato ingenti danni.

La Corte d’Appello di Torino ha rigettato il ricorso di Palazzo di Città, confermando la cospicua ammenda per il Comune.

Una sentenza storica e che farà scuola, soprattutto per portata dell’ammenda e per la materia in oggetto.

Infatti la Città di Torino dovrà versare nelle casse dei 29 residenti 1.2 milioni di euro, pari a circa 40 mila euro per nucleo famigliare.

L’annuncio è stato dato dai tre avvocati che hanno guidato la class action contro Palazzo di Città: Silvia Bortolotti, Marco Buffa e Alessandro Sodde.

Il capo di imputazione è che il Comune non ha adottato alcun provvedimento per tutelare la legge in materia di disturbo della quiete.

La Corte d’Appello ha confermato la condanna comminata dalla giudice civile Rosanna Musa. Sentenza motivata dai rilevamenti notturni eseguiti in zona.

L’ammenda conta il periodo di rilevamenti, con 500 mila euro per ogni settimana rilevata. Nella sentenza si legge che i cittadini scalmanati abbiano violata il diritto alla salute e al riposo della cittadinanza, con il comune che ha compiuto inadempienze per evitare questa spiacevole situazione.

I limiti della classificazione del quartiere sono fissati a 45 decibel, e nelle ore notturne la movida ha innalzato il valore dai 10 ai 20 decibel.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale