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Quale futuro per i Vespasiani (i bagni pubblici) di Torino?

Da Alessandro Maldera

Aprile 29, 2024

I vespasiani a Torino sono da tempo oggetto di discussione e preoccupazione per i cittadini e le autorità locali. Questi servizi igienici pubblici, noti anche come bagni pubblici, sono spesso in uno stato di degrado e abbandono, suscitando malcontento tra i residenti e i visitatori della città. Ma qual è il futuro di questi vespasiani a Torino? E quali sono gli sforzi compiuti per valorizzarli e renderli adeguati alle esigenze moderne?

La situazione attuale dei vespasiani a Torino

Secondo i dati diffusi da Palazzo Civico, la città conta attualmente 190 vespasiani, distribuiti tra i vari quartieri. Tuttavia, in alcune zone della città, la presenza di questi servizi igienici pubblici è inesistente. Ciò significa che trovare un bagno pubblico accessibile quando i bar e i locali sono chiusi può essere un vero problema. Inoltre, molti dei vespasiani presenti a Torino sono in uno stato di degrado e non funzionano correttamente. Alcuni di essi sono fatiscenti e sporchi, con una mancanza di manutenzione evidente. Insomma, i bagni pubblici a Torino non sono all’altezza degli standard di una città turistica.

I problemi con i vespasiani a Torino: sporchi e mal funzionanti

Una delle principali lamentele riguardo ai vespasiani a Torino riguarda la loro pulizia e manutenzione. I vespasiani giacciono in stato di abbandono rendendo l’utilizzo di questi servizi igienici un’esperienza sgradevole. Inoltre, molti dei vespasiani non funzionano correttamente, con problemi come l’assenza di acqua o la mancanza di carta igienica. Così i turisti che visitano Torino potrebbero essere scoraggiati dall’utilizzare i vespasiani e potrebbero associare la città a un livello di servizio inferiore rispetto ad altre destinazioni turistiche.

Gli sforzi per migliorare i vespasiani a Torino

Nonostante le critiche e le preoccupazioni riguardanti i vespasiani a Torino, sono stati compiuti sforzi per migliorare la situazione. Le autorità comunali hanno annunciato che almeno sei vespasiani verranno abbattuti nei prossimi mesi, compresi quelli situati in corso Tazzoli, corso Novara quasi angolo via Bologna, via Anglesio e piazza Abba. Questa decisione è stata presa per eliminare i vespasiani in condizioni pessime e inutilizzabili.

Vespasiani a Torino e il turismo

L’importanza dei vespasiani a Torino è evidente anche dal punto di vista turistico. Torino è una città che punta molto sul turismo e ospita numerosi eventi e attrazioni che attirano visitatori da tutto il mondo. Pertanto, un’infrastruttura di servizi igienici adeguata può contribuire a promuovere un’immagine positiva della città. I visitatori si sentiranno più accolti e confortevoli sapendo di poter contare su servizi igienici puliti e funzionanti durante la loro permanenza a Torino.

Confronto con altre città e paesi

Il problema dei vespasiani in uno stato di degrado e abbandono non è un problema limitato a Torino. Anche in altre città italiane e all’estero, i servizi igienici pubblici sono spesso soggetti a critiche e lamentele simili. Ad esempio, a Roma è stata istituita un’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali, che ha rilevato che il 70% dei bagni pubblici era indecoroso e privo di carta igienica e disinfettante.

Inoltre, nel Regno Unito, l’associazione British Toilet Association ha evidenziato una preoccupante diminuzione dei bagni pubblici nel corso degli ultimi dieci anni. Questo problema è stato sollevato anche a livello internazionale, con la Giornata Mondiale della toilette che ha bocciato i gabinetti pubblici di alcune città europee.

Innovazione tecnologica

Un aspetto importante da considerare per il futuro dei vespasiani a Torino è l’innovazione tecnologica. Le nuove tecnologie possono contribuire a migliorare l’esperienza degli utenti e a garantire un livello superiore di pulizia e funzionalità dei servizi igienici pubblici. Ad esempio, l’installazione di sistemi di pulizia automatica e di auto-servizio potrebbe ridurre la necessità di una pulizia manuale frequente e migliorare l’igiene complessiva dei vespasiani. Inoltre, l’uso di sensori e dispositivi di monitoraggio potrebbe consentire un controllo più efficiente dei livelli di pulizia e del consumo di acqua.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende