La stazione Porta Nuova di Torino è in vendita

La Stazione Porta Nuova è uno dei simboli di Torino, ma secondo le ultime indiscrezioni sembra che sia in vendita. Secondo fonti che vogliono restare anonime, Ubs, attuale proprietario dell’immobile, avrebbe messo in vendita il complesso per un valore superiore a 1,5 miliardi di euro. Questa notizia ha suscitato grande interesse e speculazioni su chi potrebbe essere interessato ad acquisire una delle più grandi gallerie commerciali del centro di Torino.

Un Simbolo di Torino

La struttura di corso Vittorio Emanuele II è un punto di riferimento per i turisti e i residenti di Torino. Situata nel cuore del centro città, di fronte ai meravigliosi giardini Sambuy di piazza Carlo Felice, la stazione è un importante hub ferroviario che collega Torino ad altre città italiane e europee. Oltre alla sua funzione di trasporto, la stazione ospita anche una vasta gamma di negozi, ristoranti, servizi ed un supermercato, rendendola una vera e propria galleria commerciale con terrazzo.

Vendita Stazione Porta Nuova Torino: dettagli e rumors

Secondo le voci di corridoio, Ubs la banca commerciale svizzera, attuale proprietario della Stazione Porta Nuova, avrebbe messo in vendita il complesso. Il valore della vendita è stimato oltre 1,5 miliardi di euro, rendendo questa una delle più grandi operazioni immobiliari di sempre di Torino.

I Potenziali Acquirenti

Tra i potenziali acquirenti si parla di fondi sovrani del Medio Oriente, in particolare degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar. Questi fondi sovrani hanno mostrato un grande interesse per il mercato immobiliare italiano negli ultimi anni. Ricordiamo, infatti, che solo nel 2023 la Galleria Subalpina, tra piazza Castello e piazza Carlo Alberto, è stata acquistata dal fondo americano Balckstones.

Investitori Europei

Oltre ai fondi sovrani ci sono anche investitori europei che potrebbero essere interessati allimmobile. Le francesi Predica e Altarea e gli svedesi di Eqt sono alcune delle compagnie che potrebbero valutare questa opportunità. È interessante notare che al momento non si intravedono compagnie italiane interessate all’acquisto.