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Giardini Ripari: una volta l’area verde più grande di Torino

Da Alessandro Maldera

Aprile 18, 2024

Giardini Ripari sono stati uno dei luoghi più affascinanti di Torino. Situati nel quadrilatero del Borgo Nuovo, tra via Po, via Accademia Albertina, via dei Mille e corso Cairoli, questi giardini sono un testimone del periodo rinascimentale risorgimentale. Questi immensi giardini nei secoli sono stati trasformati e frazionati dando vita ai Giardini Cavour, all’Aiuola Balbo e alla Piazzetta Maria Teresa

Un’Attrazione nel Cuore di Torino

Prima della fine del XVIII secolo, l’area era principalmente occupata da istituzioni assistenziali e religiose come l’Istituto delle Rosine, la Regia Opera della Mendicità Istruita e l’ospedale S. Giovanni Battista.

Tuttavia, con il ritorno dei Savoia dopo il periodo napoleonico, l’area subisce una trasformazione significativa. Nel primo decennio del XIX secolo, il Borgo Nuovo diventa una zona residenziale con la costruzione di eleganti case signorili in stile neoclassico destinate alla nobiltà cittadina. Ed è proprio in questo contesto che nasce uno il Giardino dei Ripari. Infatti, l’area verde sorge sui resti dei bastioni difensivi che si trovavano verso il fiume Po e poi abbattuti dai francesi. Il nome “Ripari” deriva proprio da questi bastioni che offrivano protezione alla città. Il parco progettato dall’architetto Giovanni Barone era caratterizzato da ampi viali e collinette e al centro dei era presente una fontana. Ma l’attrazione principale era il famoso caffè La Rotonda, progettato da Barnaba Panizza.

La Rotonda dei Ripari

Questo caffè a pianta circolare, con due piani e una terrazza dalla quale si poteva godere di musica e concerti suonati da un’orchestrina, divenne presto uno dei luoghi preferiti dai torinesi. per quasi mezzo secolo. Nonostante le critiche dei tradizionalisti torinesi che consideravano l’edificio una stravaganza architettonica inopportuna per la città, La Rotonda fu un grande successo e contribuì alla fortuna del Giardino dei Ripari. Tuttavia, con il trasferimento della capitale a Firenze nel 1864, il caffè La Rotonda perse il suo pubblico cortigiano e venne chiuso. Nel frattempo, Barnaba Panizza si dedicò ad altre imprese architettoniche, come la progettazione del Teatro Alfieri. Nonostante i tentativi di ridare vita al locale come sede di curiosità, come l’installazione di un pendolo di Jean Bernard Foucault, il Giardino dei Ripari dovette fare i conti con la concorrenza del nuovo Parco del Valentino, aperto nel 1858.

La frammentazione dell’area verde

Così, , nella seconda metà dell’Ottocento, l’espansione della città e la necessità di creare nuovi spazi urbani portarono alla riduzione e frammentazione dei Giardini Ripari. Nel 1875, gran parte dell’area venne smantellata per far posto a nuove costruzioni, tra cui i Giardini Cavour, l’Aiuola Balbo e la Piazzetta Maria Teresa.

Giardini Cavour

Il parco circondati da rinomati palazzi e ospitano importanti monumenti, tra cui una statua dedicata al Generale Carlo di Robilant, un busto del Mahatma Gandhi e un’opera commemorativa di Pinin Pacot, un poeta piemontese. I Giardini Cavour sono caratterizzati da ampi viali, collinette e spazi verdi ben curati. Al loro interno si trovano due alberi monumentali: un maestoso platano di oltre 33 metri di altezza e un ginko biloba di circa 27 metri. Questi alberi secolari aggiungono un tocco di grandiosità e maestosità al paesaggio.

Aiuola Balbo

L’Aiuola Balbo, situata nelle vicinanze dei Giardini Cavour, è un’altra zona affascinante che faceva parte dei Giardini Ripari originali. Questo spazio verde è stato risistemato nel 1874 dall’architetto Edoardo Pecco ed è stato dedicato a Cesare Balbo. L’Aiuola Balbo è caratterizzata da una grande vasca centrale con una fontana, circondata da diversi monumenti di personaggi illustri. Questa oasi di tranquillità offre un luogo ideale per rilassarsi e godersi la bellezza del paesaggio circostante.

Piazzetta Maria Teresa

La Piazzetta Maria Teresa, situata nella stessa zona, è un altro angolo affascinante dell’antico Giardino dei Ripari. Questo spazio verde è circondato da eleganti palazzi e offre un’atmosfera parigina che richiama l’epoca d’oro dei Giardini Ripari. La piazza è un luogo ideale per passeggiare e ammirare l’architettura circostante, tra cui il Palazzo Ponzio Vaglia, una delle prime costruzioni dell’architetto Antonelli.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende