Parco La Mandria: l’area naturale recintata più grande d’Europa
Da Alessandro Maldera
Aprile 07, 2024
Il parco la Mandria è una vasta area naturale protetta situata tra il torrente Stura di Lanzo, quello Ceronda e l’area urbanizzata a nord-ovest di Torino e di Venaria Reale. Con i suoi 6.571 ettari, rappresenta la più grande area naturale recintata d’Europa. Questo parco regionale è stato istituito nel 1978 con l’obiettivo di preservare e valorizzare l’unità ambientale e storica. Quest’ultima costituita dal la Reggia di Venaria, dal castello della Mandria, dalla Tenuta e riserva reale di caccia circostante e dai beni immobili e mobili che la compongono.
Storia del Parco
L’origine dell’area verde risale al 1713, quando si istituì un allevamento di cavalli per l’Esercito del Regno di Sardegna. Il parco prese il nome dal grande branco di animali – appunto la Mandria – che da subito diede un importante spinta all’economia locale. Nel corso di poco più di un secolo, si costruirono le infrastrutture necessarie per potenziare l’allevamento dei cavalli, inclusa la costruzione dell’omonimo Castello, che sarebbe diventato in seguito la struttura principale del parco.
Riserva di Caccia
Durante la seconda metà del XIX secolo, l’area assunse la configurazione attuale di grande riserva di caccia. Grazie alle acquisizioni effettuate dal Re Vittorio Emanuele II del territorio che apparteneva alla comunità di Rubbianetta. Quest’ultima, una signoria dell’XI che si estendeva dalla Val Ceronda alle Valli di Lanzo. Così la zona si espanse fino a raggiungere una superficie di circa 3 mila ettari completamente recintati da un alto muro di cinta. Questa difesa, lunga circa 30 km e costato 1 milione di lire, sorse per proteggere gli appartamenti reali del Castello della Mandria, voluti dal Re per vivere con la sua seconda famiglia con Rosa Vercellana. Oltre che permettere di proteggere la fauna selvatica e definire in maniera chiara i confini .
Nuove costruzioni
Tra gli anni 1860 e 1870, nacquero diverse nuove residenze nel parco. Tra queste il “Castello dei Laghi” e il padiglione di caccia “La Bizzarria” come omaggio alla moglie morganatica, la Bela Rosina.
Inoltre, furono realizzati laghi artificiali, strade interne e rotte per la caccia e anche realizzata la grande cascina “Emanuella” nel “Borgo medievale della Rubbianetta”, che oggi è conosciuta solo più come “Rubbianetta”.
Marchesi Medici del Vascello
Nel 1887, dopo la morte del primo re d’Italia la tenuta passò dalle mani della Casa Savoia ai Marchesi Medici del Vascello. Sotto la loro conduzione, si apportarono importanti trasformazioni per sviluppare una struttura agricola aziendale. Furono realizzate bonifiche agrarie, idrauliche e forestali per migliorare le colture foraggere e l’allevamento zootecnico. Inoltre, si costruì un impianto di imbottigliamento del latte presso la cascina “Peppinella”. La rete stradale interna si estese fino a 150 chilometri, permettendo l’accesso a diverse cascine all’interno del parco.
Frammentazione del Parco la Mandria
Durante il XX secolo, il territorio del Parco La Mandria subì diverse trasformazioni. Nel 1946, furono alienate le aree chiamate “Parco Basso” e “Parco Bissole“, che erano più vicine all’abitato di Venaria e al di fuori della cinta muraria. Successivamente, nel 1958, una porzione di territorio venne ceduta alla FIAT per la costruzione di una pista sperimentale. Nel corso degli anni, altre aree furono cedute a scopi diversi, come la creazione di una riserva di caccia e lo sviluppo di zone residenziali e industriali.
Acquisizione da parte della Regione Piemonte
Il 12 aprile 1976, la Regione Piemonte acquisì, dal Marchese Luigi Medici del Vascello e da La Quercia S.p.A. , una parte della Tenuta La Mandria, che comprendeva circa 1344 ettari di terreno. Questo acquisto si decise per preservare e valorizzare l‘unità ambientale e storica costituita dalla Reggia di Venaria Reale, dal Castello della Mandria e dalla Tenuta e riserva reale di caccia. Questa acquisizione portò alla creazione del Parco Regionale La Mandria, un’area naturale protetta che si estende su oltre 6.000 ettari.
Il Parco Naturale La Mandria è un sito di importanza comunitaria (SIC), istituito dalla Regione Piemonte per implementare la Rete Natura 2000. Questa rete è la principale azione comunitaria per la conservazione della natura, basata su una nuova politica di gestione dell’ambiente che mira a proteggere e valorizzare i siti naturali già esistenti o individuati successivamente.
Gli edifici nel parco
All’interno del Parco Naturale La Mandria si trovano castelli e ville che testimoniano la sua storia e il suo fascino.
Castello della Mandria
La fortezza conosciuta anche come Borgo Castello, fu costruito nel 1708 in stile barocco piemontese dagli architetti Filippo Juvarra, Ernesto Melano e Michelangelo Garove. Questo castello divenne la residenza del re Vittorio Emanuele II a partire dal 1860, quando la città di Torino sarebbe diventata la capitale d’Italia. L’edificio fa parte dei beni protetti dall’UNESCO. In passato, ha ospitato visite illustri, come quella della regina Elisabetta II in occasione dell’Expo del 1961
Castello dei Laghi
Il Castello dei Laghi, costruito intorno al 1860, è circondato dai tre laghi artificiali Cistoforo, Grande e della Strada ed era utilizzato per la pesca e la caccia agli uccelli migratori.
Villa della Bizzarrìa
Il Castello della Bizzarrìa, invece, fu edificato tra il 1849 e il 1861 su volere di Vittorio Emanuele II. Il suo nome deriva dall’architettura eclettica e bizzarra che caratterizza la struttura. Questo castello era utilizzato come luogo di sosta e riposo durante le battute di caccia.
Flora e fauna del parco la Mandria
Il Parco Naturale La Mandria è famoso per la sua ricchezza faunistica e floristica. Qui è possibile avvistare cervi, daini, cinghiali, volpi, lepri, tassi e una varietà di rapaci notturni come gufi, civette e allocchi. Tra le specie più interessanti presenti nel parco vi sono il picchio nero, che nidifica solo in questa zona della pianura, e il coleottero Osmoderma eremita. Numerose sono anche le specie protette dall’Unione Europea che si possono trovare all’interno del parco.
Oltre alla fauna, il Parco Naturale La Mandria offre una straordinaria varietà di flora. Una parte dell’area può essere considerata un vero bosco planiziale, con specie vegetali tipiche del clima temperato come la farnia, il rovere, l’ontano, il salice, l’olmo, l’acero, il frassino, il pioppo bianco e quello nero, il nocciolo, la betulla e il carpino, oltre alle tipiche piante del sottobosco padano. Altre aree mantengono l’aspetto di praterie acide con molinia, tipiche dell’alta pianura.
Attrazioni e attività
Il parco offre anche una serie di strutture ricettive e attività per i visitatori. Lungo i suoi lunghi viali, è possibile trovare punti di ristoro e ristoranti, oltre a cascine con cavalli. Tra questi la cascina Vittoria e il Centro Internazionale del Cavallo presso la Cascina Rubbianetta. Sono disponibili anche spazi attrezzati con tavoli per pic-nic e punti di noleggio biciclette per esplorare il parco. Inoltre è possibile partecipare a numerose attività organizzate, come trekking a piedi, visite notturne con il trenino interparco, conferenze naturalistiche e gite in carrozza.
Informazioni utili
- Indirizzo: Viale Carlo Emanuele 256 – Venaria Reale
- Ingressi:
- Venaria Reale: dal Ponte Verde e Tre Cancelli
- Druento: da Rubbianetta e dalla Cascina Oslera a Druento
- San Gillio: dalla Bizzarrìa
- Orario: dalle ore 8 alle ore 17
- Accesso: a piedi o in biciletta, vietato ai cani
- Come raggiungere il parco:
- Telefono: 011-4993311
- Per maggiori informazioni consulta il portale web
- Posizione geografica del Parco La Mandria
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende