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Giardini La Marmora di Torino: storia e bellezza in via Cernaia

Da Alessandro Maldera

Febbraio 19, 2024

I Giardini La Marmora di Torino, situati tra via Cernaia e via Bertola, rappresentano un’incantevole oasi naturale di storia e bellezza. Questo luogo, dedicato al celebre generale piemontese Alessandro La Marmora, è stato progettato nel 1863 dall’architetto francese Jean-Pierre Barillet-Deschamps. Grazie all’elegante architettura paesaggistica, l’area verde offre ai visitatori una piacevole fuga dal trambusto della città.

Un omaggio al generale Alessandro La Marmora

I giardini prendono il loro nome da un generale del Regno di Sardegna, figura di spicco del Risorgimento italiano. Inoltre, Alessandro La Marmora, nato a Torino nel 1799, è tra i fondatori del Corpo dei Bersaglieri, un’unità militare di élite dell’esercito Savoia. Il generale sabaudo, grazie alla sua visione e al contribuì in modo significativo alla modernizzazione dell’esercito piemontese e alla lotta per l’indipendenza italiana.

L’architettura dei Giardini La Marmora di Torino

L’area verde è caratterizzata da un design ordinato e ben curato. Situati su un livello sopraelevato rispetto al piano stradale, i giardini presentano una pendenza che li porta sullo stesso livello del lato di via Cernaia. Questo disegno ordinato si integra perfettamente con i palazzi circostanti, come il “Palazzo della luce” di Carlo Angelo Ceresa, poco distante. Non solo la bellezza dei giardini, ma anche la presenza di opere d’arte contribuisce a creare un’atmosfera unica. Tra queste svetta il monumento al Colonnello Alessandro Ferrero della Marmora, opera di Giovanni Cassano e Giuseppe Dini.

I monumenti dei Bersaglieri

All’interno dei Giardini La Marmora si trovano due monumenti dedicati al Corpo dei Bersaglieri.

  • Il primo è una statua che raffigura Alessandro La Marmora in un atteggiamento dinamico, con il cappello e le piume al vento e la spada sguainata realizzato da Giuseppe Cassano nel 1867. Insomma, un’ imponente testimonianza del coraggio e della leadership del generale.
  • Il secondo , realizzato da Giorgio Ceragioli nel 1936 in occasione del centenario dell’istituzione del Corpo dei Bersaglieri, rappresenta i questi soldati lanciati all’attacco, sormontati da una figura alata che simboleggia la Patria vittoriosa. Queste opere d’arte sono un omaggio tangibile al coraggio e all’eroismo dei Bersaglieri,

Le opere di Rodolfo Marasciuolo

Molti parchi di Torino nascondono un segreto affascinante: piccole opere d’arte che si mescolano armoniosamente con la natura circostante. Queste creazioni sono il frutto del talento unico di Rodolfo Marasciuolo, un uomo che incarna la figura del giardiniere-artista. E anche i giardini La Marmora sono teatro per le opere del dipendente settore del Verde Pubblico del Comune di Torino. Infatti, l’aiuola che costeggia via Cernaia ospita i capolavori dell’artista. Opere d’arte, ricavate con materiale di riciclo – come plastica, legno e ferro – che vengono esposte a rotazione nell’area verde.

La flora e la fauna dei Giardini

I Giardini La Marmora sono un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura. Qui è possibile ammirare una vasta gamma di piante, tra cui magnolie, querce, tigli, ippocastani, ginkgo e platani centenari. Queste splendide piante offrono una piacevole ombra durante i torridi mesi estivi di Torino, creando un ambiente fresco e rilassante per i visitatori. Inoltre, i giardini sono adornati da numerose varietà di fiori, che regalano alla vista una piacevole esplosione di colori. Quindi, non è raro avvistare anche numerosi uccelli e insetti particolare.

Nel cinema

L’area verde ha lasciato un’impronta anche nel mondo del cinema. Nel film “Quattro mosche di velluto grigio” del regista Dario Argento, uno dei maestri dell’horror italiano, i giardini torinesi sono protagonisti di una scena iniziale. Qui, il protagonista si trova a passeggiare tra gli alberi e si ferma a giocare a palla con alcuni ragazzini. Durante la scena, è possibile riconoscere chiaramente i giardini, come le vie circostanti e i vecchi tram che attraversano la strada.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende