Spina 3 di Torino: la trasformazione di un quartiere industriale
Da Alessandro Maldera
Gennaio 20, 2024
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La città di Torino ha subito una completa metamorfosi grazie alla trasformazione urbana del progetto Spina 3. Questo ambizioso piano, avviato nel 1995 e completato nel 2013, ha riqualificato un’area di circa 1.002.956 metri quadrati che un tempo era occupata dalle Ferriere Fiat, dagli stabilimenti Michelin, Savigliano e Paracchi. Con una combinazione di investimenti pubblici e privati, questo progetto ha trasformato un’area industriale dismessa in un moderno quartiere residenziale e commerciale.
Un budget di 800 milioni di euro provenienti da fondi nazionali ed europei per riqualificare una zona industriale che un tempo davano lavoro a circa 20.000 operai. Fondi erogati da leggi e programmi come PRIU e PRUSST
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La Trasformazione del territorio
La trasformazione di Spina 3, che si estende dalla stazione di Porta Susa fino alla Dora, è iniziata con la realizzazione dell’Environment Park. Quest’ultimo è un centro di ricerca ambientale costruito su parte dei terreni delle ex Ferriere Fiat. Un primo intervento è stato completato tra il 1997 e il 2005 e ha rappresentato l’avvio del processo di riqualificazione dell’intera area. Successivamente si realizzarono numerosi altri progetti architettonici di rilievo, che hanno contribuito a dare forma e identità al quartiere.
Le fasi del progetto
I lavori di riqualificazione della Spina 3 Torino sono suddiviso in diverse fasi, ognuna delle quali ha comportato la realizzazione di specifiche opere e infrastrutture.
- La prima fase del progetto, completata tra il 1995 e il 2000, ha visto la realizzazione di un grande viale sull’asse ferroviario interrato. Lungo questo tratto sono state piantumate querce piramidali e Tilia cordata, mentre filari di bagolari e arbusti fioriti hanno delimitato parcheggi e aree ciclopedonali.
- Nella seconda fase del progetto, che si estende da corso Peschiera a piazza Statuto, sono state realizzate nuove infrastrutture culturali, come l’ampliamento della Galleria di Arte Moderna e del Politecnico. In questa fase sono stati anche potenziati i collegamenti ciclopedonali con i giardini preesistenti, come il parco Lamarmora e i giardini di Giuseppe Penone.
- La terza fase della Spina 3 Torino, che si sviluppa sotto il fiume Dora, prevede la realizzazione di funzioni commerciali e residenziali. In questa fase, è prevista anche la creazione del parco Dora, un’ area verde che diventerà il cuore del sistema ambientale dell’intera Spina.
- Infine, la quarta fase del progetto prevede la realizzazione della stazione “Rebaudengo” e la creazione di nuovi collegamenti con il tessuto rurale extraurbano.
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Architettura e Infrastrutture
La zona vanta una ricca varietà di architettura e infrastrutture di alta qualità. Tra gli edifici più significativi si trovano
- Il Parco Commerciale Dora, progettato dallo Studio Granma e PromoGeCo e realizzato tra il 1999 e il 2003
- La chiesa del Santo Volto di Mario Botta, terminata nel 2006. Entrambi gli edifici rappresentano un mix di funzioni, che includono spazi commerciali, residenze, uffici e luoghi di culto.
- Il complesso di edifici noto come Torre Blu – Villaggio Media Michelin. Questo complesso, descritto nella guida all’architettura del Novecento in Piemonte, è stato realizzato per ospitare attività economico-produttive e rappresenta un esempio di riuso di aree industriali dismesse.
La Vita a Spina 3
Grazie alla trasformazione di Spina 3, il quartiere è diventato un luogo vivace e dinamico, con una popolazione che supera i 10.000 abitanti distribuiti in oltre 4.000 alloggi. Oltre alle residenze, Spina 3 ospita una vasta gamma di servizi e attività, tra cui spazi commerciali, uffici, laboratori, centri di ricerca e produzione, nonché aree ricreative.
Inoltre, dal punto di vista ambientale la creazione di nuove aree verdi e spazi pubblici hanno migliorato la qualità della vita dei residenti. E non solo, i lavori hanno contribuito a rendere tutta la città più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende