Piemonte, anche il settore del cinema in crisi: nessuna risalita dopo la riapertura

La pandemia ha minato tante certezze, ma la riapertura ha risollevato molte categorie in Piemonte, ma il settore del cinema è ancora in crisi.
Un dato che stride, soprattutto alla luce di molti settori ripartiti bene dopo l’allargamento delle restrizioni, soprattutto per alberghi, voli e musei.
Il settore alberghiero è in ottima risalita, con numeri record per Torino nella settimana di ferragosto, e gli alberghi pieni per le ATP Finals.
Anche i voli hanno fatto registrare un’impennata, soprattutto nelle tratte nazionali e verso il sud Italia, con numeri superiori al 41% di crescita.
Tuttavia non solo il cinema ha avuto una lenta risalita dopo il Covid: anche gli allevamenti piemontesi sono in crisi.

In Piemonte i numeri dei cinema sono in emergenza: c’è il rischio di crisi
Il Piemonte è terra di meraviglie, con diversi produttori che hanno scelto la regione sabauda per le proprie pellicole.
Torino sarà infatti la cornice per il primo film da regista di Andrea Zalone , con “il giorno più bello“. Sotto la Mole si gireranno anche le serie TV “Cuori” e “Noi“. Ma la pellicola più attesa di quelle girate nel capoluogo piemontese è senza ombra di dubbio “L’uomo che disegnò Dio“, film che sancirà il ritorno sul grande schermo di Kevin Spacey.
Tuttavia in Piemonte le sale cinematografiche non riescono a riempirsi, aprendo a una crisi.
Situazione critica dopo la data di apertura delle sale, il 26 aprile, quando i titoli a disposizione erano limitati. Adesso i cinema dovranno smaltire oltre 200 titoli, ma le sale sono limitate, e la capienza è ridotta. Situazione che con la scarsa pubblicizzazione dei film nei canali pubblicitari complica l’afflusso degli appassionati.
I dati rispetto al 2019 sono impietosi: a giugno 2021 sono stati venduti nella provincia torinese circa 61 mila tagliandi, per 377 mila euro di incasso. I numeri dello stesso periodo del 2019 erano 217 mila biglietti venduti e un milione e 350 mila euro di incasso.