Storia

Corso Unione Sovietica Torino, ricordo della Seconda Guerra Mondiale

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Corso Unione Sovietica Torino è uno dei corsi principali della città.

Si tratta di un lungo viale alberato che collega il centro della città alla periferia sud.

Corso Unione Sovietica ospita una carreggiata principale e due controviali. Il viale alberato è lungo ben 5.3 km.

Non segue il percorso a ‘scacchiera’, tipico della rete stradale di Torino, ma si estende da nord-est a sud-ovest, intersecandolo in diagonale.

Viale alberato corso Unione Sovietica Torino
Corso Unione Sovietica Torino, ricordo della Seconda Guerra Mondiale

Corso Unione Sovietica Torino, la storia

L’origine del nome

Il corso, fu battezzatto “Unione Sovietica” alla fine degli anni cinquanta del novecento.

Era finita da poco la Seconda Guerra Mondiale e la città volle omaggiare una delle potenze vincitrici.

Insieme alll’URSS, anche per gli Stati Uniti d’America si trovò un posto.

Corso Duca di Genova, infatti, diventò corso Stati Uniti.

Nella toponomastica torinese erano poi già presenti le altre due potenze: l’Inghiterra e la Francia.

Il Corso, prima di omaggiare le Repubbliche Sovietiche, aveva un altro nome.

Si chiamava infatti corso Stupinigi.

Nel XVIII dopo che fu costruita la Palazzina di Caccia di Stupinigi, si tracciò un lungo viale alberato.

Questo doveva collegare il centro città, con la residenza reale.

Per questo motivo, fu dunque chiamato come la Palazzina di Caccia.

Il Consiglio Comunale, nel 1965, intitolò la prima parte del lungo viale a Filippo Turati.

Nonostante il cambiamento, la numerazione civica si mantenne, forse per evitare di cambiare tutti i civici, che arrivano ad oltre il 600.

Per questo motivo, Corso Unione Sovietica inizia dai numeri 75 e 86.

Palazzina di Caccia al fondo di Corso Unione Sovietica Torino, ricordo della Seconda Guerra Mondiale

Palazzina di Caccia di Stupinigi

La Palazzina di Caccia di Stupinigi è una residenza che venne costruita per i Savoia. Era adibita alla pratica della caccia.

A curarne il progetto, l’architetto Filippo Juvarra; fu eretta tra il 1729 e il 1733.

Il sito appartiene al circuito delle residenze sabaude in Piemonte, risalente al 1563 con il Duca Emanuele Filiberto di Savoia.

Il circuito delle residenze sabaude

Emanuele Filiberto di Savoia, dopo la Pace di Cateau-Cambrésis, che determinò gli accordi che portarono al termine le guerre d’Italia e il conflitto tra gli Asburgo e la Francia, trasferì la capitale del Ducato a Torino.

Così, nel XVI secolo, commissionò la ristrutturazione di castelli antichi e fece erigere nuove residenze. Questo progetto riqualificò il territorio e diede a Torino un’impronta barocca.

Questa iniziativa, non aveva come obiettivo solo la riqualificazione dell’area. Era volto infatti a celebrare il potere assoluto dei Savoia e a creare una zona di comando centralizzata, nella capitale.

Nel 1997 molte tra queste opere vennero inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Tra queste rientra la palazzina di caccia di Stupinigi .

Casa di Riposo "Poveri Vecchi" in corso Unione Sovietica di Torino

Corso Unione Sovietica Torino, le costruzioni

La prima costruzione del Corso

La prima costruzione del Corso fu l’istituto per la vecchiaia ‘Poveri Vecchi‘. Ne curò il progetto, Crescentino Caselli e venne edificato tra il 1882 e il 1887. Caselli era un allievo di Alessandro Antonelli.

Ebbe a disposizione per il progetto un terreno allora lontano dall’abitato. Lo sfruttò al massimo, tanto che la costruzione è uno degli edifici più imponenti dell’architettura torinese dell’Ottocento.

L’Istituto di Riposo per la Vecchiata è composto da quattro padiglioni paralleli a tre piani.

Tutti e quattro sono simmetrici in relazione al padiglione centrale, più stretto, e con una manica a due piani, per il collegamento con essi.

L’edificio è gigantesco. Stiamo parlando di una struttura di 25 mila metri quadrati. Oggi ospita facoltà universitarie, servizi sanitari e uffici.

Caserma Morelli corso Unione Sovietica Torino

Le due caserme

Poco dopo la costruzione dell’istituto per anziani Poveri Vecchi, furono costruite due caserme di cavalleria.

Le strutture vennero erette nella parte iniziale del Corso, che assunse una forte connotazione militaresca. Stiamo parlando della Caserma Morelli di Popolo e la Caserma Vittorio Dabormida.

Caserma Morelli di Popolo

La Caserma Morelli di Popolo sorge al civico 130.

E’ intitolata al tenente colonnello del Reggimento Cavalleggeri del Monferrato. Rispecchia la conformazione della caserma Dabormida e Montegrappa.

Attorno al cortile si posizionano i padiglioni. La palazzina di comando si trova invece, sul corso principale con un grande impatto architettonico.

E’ infatti ornata da elementi decorativi di pregio, tipici delle caserme novecentesche. Fu costruita tra il 1905 e il 1910.

Caserma Vittorio Dabormida

La caserma Dabormida sorge in Corso Unione Sovietica 100. Fu progettata nel 1906, ma costruita tra 1908 ed il 1914.

Venne intitolata a Vittorio Emanuele Dabormida, generale del Regio Esercito Italiano.

La struttura architettonica ricorda molto le “colleghe” Montegrappa e Morelli. Dal 1959, la caserma Dabormida, divenne sede del Distretto Militare di Torino.

Stabilimento Mirafiori Fiat in corso Unione sovietica Torino

La Fiat

Lo stabilimento Fiat Mirafiori caratterizza l’ultima parte del corso.

La parte centrale fu costruita tra il 1936 e il 1939.

Il duce Benito Mussolini la inaugurò il 15 maggio 1939. L’area dello stabilimento è essenzialmente occupata da impianti industriali.

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