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La crisi degli alberghi a Torino porta una struttura su dieci alla vendita

Da Daniele Riefolo

Dicembre 22, 2020

Esterno stazione di Porta Nuova Torino

A Torino, come in tutto il resto del paese, la crisi degli alberghi sta portando le proprietà degli hotel a mettere in vendita le strutture.

La preoccupazione è lampante, e l’allarme arriva direttamente da Federalberghi che sottolinea un calo del fatturato di oltre l’80%.

Ma a preoccupare maggiormente è il grande numero di annunci di vendita disponibili sui portali online di compravendita immobiliare, dove una cinquantina di strutture, su 550 registrate in città, sono in vetrina e pronte a essere cedute.

Il trend negativo, ha colpito moltissimo il settore del turismo, portando gli alberghi a ingenti perdite.

I dettagli della crisi degli alberghi a Torino

A soffrire maggiormente la crisi sono gli alberghi a conduzione famigliare, mentre le grandi catene riescono a reggere l’onda d’urto.

Il motivo è che nelle holding alberghiere c’è un gruppo finanziario di sostegno, in grado di sopperire ai mancati introiti.

Le strutture private a conduzione famigliare invece devono dar fondo ai propri risparmi, aumentando la tensione.

A guardare con attenzione lo sviluppo del mercato immobiliare sono le grandi catene alberghiere mondiali, che vedono in Torino, e nell’Italia in genere, una grande forma di reddito.

Solo la città della Mole, nel 2019 ha registrato ben 4 milioni di visite turistiche (dati Federalberghi Torino).

Infatti, oltre al patrimonio storico e architettonico della città, il 2021 sarà l‘anno dello sport per Torino, e molti alberghi fanno registrare il tutto esaurito già con un anno d’anticipo.

La crisi degli alberghi a Torino porta una struttura su dieci alla vendita

Alcune delle strutture in vendita

I nomi delle strutture in vendita, sui portali immobiliari, non sono noti ma in base alla zona e al prezzo per metro quadro non è impossibile risalire agli hotel in questione.

In zona Lucento c’è una struttura al prezzo di vendita di un milione e 200 mila euro.

In corso Francia si sale fino a sfiorare i due milioni, mentre in corso Francia si va poco sotto il milione di euro.

Il terzetto delle strutture più esose è quello che va nelle zone Lingotto (4 milioni), corso Vittorio Emanuele II , Zona stazione Porta Nuova (12 milioni) per arrivare alla richiesta di 15 milioni in Piazza Statuto.

Mentre un albergo in San Salvario è stato venduto a una cordata italo-cinese.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale