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Ospedale Maria Vittoria Torino, memoria di una generosa duchessa

Da Sharon Zaffino

Dicembre 14, 2020

Facciata Ospedale Maria Vittoria Torino

L’ospedale Maria Vittoria Torino è uno dei cinque ospedali di riferimento della città ed è il principale per il Dipartimento Materno e Infantile di tutta la zona nord di Torino.

Dal 2007 al 2008 ha ricevuto tre bollini rosa per il progetto “ospedale donna”, da parte dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna.

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L’ospedale Maria Vittoria Torino fu edificato su alcuni appezzamenti di terra, donati dal medico e specialista di ostetricia e ginecologia, Giuseppe Berruti.

La costruzione iniziò nel 1883 e coadiuvare il medico nel progetto, l’ingegnere Giuseppe Bollati.

I lavori furono finanziati dalle donazioni dei residenti e di nobili famiglie della città e da una lotteria. : i biglietti acquistati contribuirono a pagar le spese. L’opera terminò nel 1885.

Ospedale Maria Vittoria Torino, memoria di una generosa duchessa
Ospedale Maria Vittoria Torino, memoria di una generosa duchessa

Storia Ospedale Maria Vittoria Torino, la costruzione

L’ospedale Maria Vittoria, nasce in quel che era il terreno di Giuseppe Berruti.

L’area era situata tra via Cibrario e corso Tassoni.

La zona in quei tempi era in pieno sviluppo e la vendita di quel terreno poteva fruttare molto a Berruti.

Egli però rinunciò al guadagno e decise di fare qualcosa di utile per la comunità. Pesò dunque a un ospedale per le madri e i bambini, in particolare per quelli più bisognosi.

Chi era Giuseppe Berruti

Berruti nacque il 30 novembre del 1941 a Chivasso.

Sulle orme del padre, divenne medico, laureandosi nel 1864 in medicina e chirurgia all’Università di Torino.

Inizialmente esercitò la professione sia in forma privata sia collaborando con l’ospedale.

Dopo cinque anni venne nominato assistente della cattedra di ostetricia e ginecologia dell’Università di Torino.

Nel 1877 ottenne poi l‘abilitazione per insegnare come professore universitario.

Berruti medico e filantropo

Al Berruti si deve uno dei primi parti cesarei su donne affette da rachitismo, eseguito in territorio italiano, nel 1876, oltre che il primo caso di isterectomia totale, eseguita in Italia, a Torino, con processo Bardenhauer.

Inoltre appoggiò le idee Ernst Wertheim, riguardo la possibilità di intervenire chirurgicamente su donne affette da cancro all’utero diffuso all’addome.

Diede così un grande contributo alla medicina e, rese operabili pazienti ritenute fino ad all’ora inoperabili.

Oltre ai grandiosi contributi nel campo della medicina, Giuseppe Berruti diede un grande contributo alla comunità.

Si dedicò all’organizzazione di ospedali ed enti assistenziali, fondò nel 1871 l’ospizio marino del Piemonte dedicato ai bambini affetti da scrofola.

Infine 1879 pensò ad un ospedale dedicato alle donne e ai bambini e alla loro cura: l’ospedale Maria Vittoria Torino.

Cartolina ospedale Maria Vittoria Torino

Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna

Maria Vittoria Carlotta Enrichetta Giovanna dal Pozzo della Cisterna o, più semplicemente, Maria Vittoria fu regina consorte di Spagna dal 1870 al 1873 e Duchessa d’Aosta dal 1863 al 1876.

Nacque nel 1847 a Parigi e fu l’ultima della dinastia Dal Pozzo Della Cisterna.

Il 30 maggio 1867 sposò Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, figlio di Vittorio Emanuele II re d’Italia.

Le nozze si celebrarono a Torino.

Nel 1870, dopo che la regnante di Spagna Isabella II fu esiliata in Francia e abdicò in favore di suo figlio Alfonso XII.

Grazie al supporto di alcuni membri del governo, salì sul trono il duca Amedeo.

Così, Maria Vittoria lo seguì in Spagna. Amedeo abdicò nel 1873 e, lasciata la Spagna, rientrò in Italia dove riprese il titolo di Duca d’Aosta; al suo fianco Maria Vittoria.

Dedicò il suo tempo alle opere di beneficenza, senza mai prendere parte alla vita politica.

Nel 1871, in Italia, fu infatti creato l’Ordine Civile di Maria Vittoria di cui la stessa fu Sovrana.

L’Ordine premiava gli eccellenti servizi resi alla pubblica istruzione fornendo o migliorando le istituzioni educative, la pubblicazione di lavori scientifici di riconosciuto valore letterario o artistico, la promozione delle scienze, arti, letteratura e industria.

La tubercolosi e la morte

Visse a Torino fino al 1876 quando, ammalatasi di tubercolosi, venne portata a Sanremo.

La speranza era che col clima mite della riviera ligure, le condizioni di salute della duchessa sarebbero migliorate.

Purtroppo non fu così e la duchessa spirò l’8 novembre 1876 a soli 29 anni.

Col suo nome fu ribatezzato l’ospedale costruito da Berruti e Bollati nel 1885, in memoria delle sue opere di carità.

Farmacia Ospedale Maria Vittoria Torino

Storia Ospedale Maria Vittoria Torino, l’inaugurazione e l’utilizzo

Il 1 agosto 1885 l’ospedale venne inaugurato ufficialmente. Per il primo anno, l’ospedale disponeva di tre padiglioni e dodici letti.

Era un grande passo avanti per la città di Torino, poiché in quegli anni i pochi ospedali erano sempre pieni e la i pazienti riuscivano con molta difficoltà a trovare posto.

Nel 1887 entrarono in funzione le sale operatorie dedicate all’ostetricia e ginecologia.

Col passare del tempo aumentava il numero dei letti e si arrivò ad ospitare in un solo decennio 200 letti.

Nel 1906 il numero superò il mille: la struttura poteva contenere ben 1164 pazienti.

Inoltre, nell’ospedale Maria Vittoria di Torino nacque e fu battezzato il milionesimo abitante della città.

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Sharon Zaffino

Sharon Zaffino, laureata in Lettere Moderne all' Università degli Studi di Milano e laureanda magistrale in Scienze e Tecniche della Comunicazione all'Unità degli Studi dell'Insubria.