Ambiente

Cambiamenti climatici a Torino, l’inverno dura un mese in meno e l’estate 18 giorni in più

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Cambiamenti climatici a Torino, secondo uno studio l’inverno dura un mese in meno, mentre l’estate si è allungata di 18 giorni

I cambiamenti climatici a Torino, come nel resto del pianeta, si stanno manifestando con segnali sempre più evidenti e poco incoraggianti.


Un recente studio di Homepal, agenzia immobiliare online, ha analizzato l’andamento delle temperature nelle principali città italiane prendendo in considerazione la situazione climatica dal 1973 ad oggi. 

Cambiamenti climatici a Torino, l’inverno dura un mese in meno e l’estate 18 giorni in più


Dalla ricerca è emerso che, negli ultimi 46 anni è aumentano il numero di giorni estivi (quelli nei quali la temperatura massima supera i 25 gradi) in tutta Italia, mentre i giorni di gelo (quelli nei quali la temperatura minima è inferiore allo zero) si sono drasticamente ridotti. 


Nel dettaglio, a Torino l’estate si è allungata di 18 giorni, più di due settimane, mentre invece l’inverno si è accorciato di circa un mese, 27 giorni per l’esattezza. 


L’assottigliamento dell’inverno comporta conseguenze molto gravi soprattutto sull’agricoltura e sulle risorse idriche, nonché la fioritura e una sorta di primavera anticipata. 
Nel 2019, nelle città prese in esame dallo studio, sono stati registrati solo 20 giorni di gelo, mentre tra il periodo 2001-2019 e quello 1973-2000, le giornate fredde si sono ridotte a 16 giorni e mezzo. 


La città che si è riscaldata di più è Milano, che ha perso 35 giorni, passando da 73 e 38 giorni di gelo. Torino, invece, è passata da 64 a 33 giorni di gelo. Seguono Padova e Venezia che hanno perso rispettivamente 26 e 24 giorni. 

L’estate si allunga


Per quanto riguarda il periodo estivo, invece, l’Italia conta complessivamente 119 giorni di estate, ma dal 1973 ad oggi la bella stagione si è allungata di 16 giorni.


Tuttavia, è proprio nel capoluogo piemontese che l’impatto del surriscaldamento si è avvertito con più forza. 


Infatti, nella città sabauda si è passati dagli 84 giorni d’estate del periodo 1973-2000 ai 102 del periodo 2001-2019, con un allarmante incremento del 20%. 


Inoltre, Torino rimane una delle città più temperate d’Italia dietro Roma e Palermo (con 134 giorni estivi), Napoli (133), Firenze (131) e Milano (113).
Dati allarmanti anche per quanto riguarda le cosiddette “notti tropicali”, in cui la temperatura minima supera i 20 gradi. Infatti, i valori registrati confermano il trend che vede Napoli con 47 notti calde in più rispetto al periodo 1973-2000,  seguita da Venezia (28), Padova (27), Roma e Milano (23).


Torino, invece, è passata da 15 notti calde a 28, ma nel 2019 le “notti tropicali” sono state 52, quasi quattro volte il dato di circa cinquant’anni fa. 
Dunque, da questi dati si evince sempre più che i cambiamenti climatici sono un argomento da non sottovalutare soprattutto per le istituzioni che dovranno adottare delle misure volte ad invertire la tendenza e cercare di salvare il pianeta. 

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