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Morbillo, nel 2024 dobbiamo aspettarci una epidemia?

Da Alessandro Maldera

Maggio 08, 2024

Il morbillo, nel 2024, sta emergendo nuovamente come una potenziale minaccia.

Nonostante fosse ormai da tempo considerato sotto controllo, grazie alla diffusione del vaccino, nel 2023 l’Europa ha vissuto un’ondata di casi di morbillo come non si vedeva da anni: si sono registrati oltre 30.000 casi tra Europa occidentale e orientale, con più di 20.000 che hanno richiesto il ricovero ospedaliero. La stragrande maggioranza dei casi ha coinvolto individui che non avevano ricevuto il vaccino.

Un dato preoccupante è la ridotta copertura vaccinale, soprattutto nei paesi dell’Est Europa come Bulgaria, Romania e Albania dove la copertura vaccinale è inferiore al 50%. Con una presenza significativa di cittadini provenienti dall’Europa dell’Est, era inevitabile che questa nuova ondata di morbillo si diffondesse anche in Italia.

Lo dimostrano i primi casi registrati nel 2024, come i focolai di Rieti con 22 casi e di Genova con 6 casi in una sola settimana, che fungono da campanelli d’allarme e segnalano quindi una possibile nuova epidemia.

Con l’aumento dei casi di morbillo, è essenziale comprendere i sintomi, le complicanze e le misure preventive necessarie per affrontare questa patologia.

Che cos’è il morbillo?

Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa causata da un virus del genere Morbillivirus, appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae. Sebbene venga spesso considerata una malattia infantile, può colpire anche gli adulti.

La sua durata varia solitamente da 10 a 20 giorni, durante i quali si manifestano una serie di sintomi che vanno dalla febbre ai classici segni cutanei.
La trasmissione avviene attraverso le goccioline respiratorie di individui infetti, rendendo il morbillo uno dei virus più contagiosi.

Non esiste cura per il morbillo, ma si può fare prevenzione: il vaccino è l’unica soluzione per proteggersi da questa malattia.

Quali sono i sintomi del morbillo?

Nella prima fase della malattia i sintomi sono molto simili a quelli tipici dell’influenza, come tosse, naso che cola e febbre.

Dopo qualche giorno appare però l’eruzione cutanea caratteristica del morbillo: i piccoli puntini bianchi all’interno della bocca, noti come macchie di Koplik, seguiti dai puntini rossi sulla pelle. I punti rossi iniziano a presentarsi prima sul viso, collo, ascelle e inguine, per poi diffondersi al resto del corpo.

Che differenza c’è tra varicella e morbillo?

La varicella e il morbillo sono due malattie all’apparenza simili, ma presentano alcune differenze significative.

La varicella è causata dal virus della varicella-zoster ed è caratterizzata da un’eruzione cutanea, diffusa su tutto il corpo, che inizia sotto forma di piccoli brufoli rossi, che si trasformano in vescicole piene di liquido e infine in croste.

Nel caso del morbillo, invece, i puntini rossi iniziano a comparire in specifiche aree del corpo e successivamente si diffondono al resto.

Inoltre, mentre la varicella può essere trasmessa attraverso il contatto diretto con le vescicole cutanee, il morbillo è altamente contagioso e può essere trasmesso molto più facilmente, attraverso le secrezioni respiratorie di una persona infetta.

Cosa bisogna fare in caso di morbillo?

In caso di sospetta infezione da morbillo è fondamentale consultare immediatamente un medico. Poiché il morbillo è altamente contagioso, è importante adottare misure precauzionali per prevenire la diffusione dell’infezione ad altri individui. Va evitato soprattutto il contatto con persone non ancora vaccinate.

La maggior parte delle persone guarisce entro due-tre settimane e durante la malattia possono essere assunti, su prescrizione medica, farmaci per alleviare i sintomi e monitorare lo sviluppo della malattia. Inoltre, è importante mantenere un adeguato stato di idratazione e riposo durante il periodo di convalescenza, per favorire una guarigione completa.

Il morbillo non è di per sé una malattia grave, ma può acquisire un rischio maggiore se non viene monitorato attentamente, soprattutto nelle regioni sottosviluppate, dove le risorse per alleviare i sintomi possono essere limitate.

La gravità del morbillo è principalmente legata alle complicazioni a livello respiratorio e neurologico. É necessario prestare particolare attenzione ai pazienti fragili o immunocompromessi, alle donne in gravidanza e ai bambini di età inferiore ai 5 anni.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende