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Piazza Vittorio: prospettive e illusioni ottiche architettoniche

Da Alessandro Maldera

Agosto 17, 2018

Piazza Vittorio cista dalla chiesa della Gran Madre

Piazza Vittorio e la strada in pendenza tra via Po e il ponte Vittorio Emanuele: ecco come è stato risolto questo problema.

Quando ci troviamo in piazza Vittorio Veneto, non si sa davvero dove soffermare lo sguardo. Girando su noi stessi a 360 gradi ci incantano la Gran Madre, il Monte dei Cappuccini, la collina, lo scorcio che lungo via Po fa intravedere piazza Castello, i portici e gli eleganti palazzi.

Piazza Vittorio vista dalla Gran Madre

Piazza Vittorio fu progettata agli inizi del 1800 da Giuseppe Frizzi

Un giovane architetto che vinse il concorso per la costruzione della piazza grazie alla maestria con cui affrontò le criticità che rendevano il progetto particolarmente arduo. Innanzitutto la piazza doveva risultare naturale foce della già esistente via Po.   Quindi doveva essere in asse con la via e gli edifici avere caratteristiche di continuità e armonia rispetto a quelli preesistenti.

Ma la peculiarità dell’area era, ed è tutt’oggi,  il dislivello di più di 7 metri tra il ponte della piazza e via Po.

Camminando con passo deciso in questo tratto ci si accorge della pendenza perché il respiro diventa affannoso. Ed è proprio in virtù di questa pendenza che, quello che nel XVIII secolo era uno spazio aperto, veniva utilizzato come Piazza d’Armi: l’effetto scenico delle adunate era più efficace.

Piazza Vittorio Veneto vista dall'alto

Il giovane architetto Frizzi mascherò l’imperfezione realizzando delle vie trasversali alla piazza

In questo modo gli edifici risultano suddivisi a tratti e quindi lo skyline non rivela la pendenza. Allo stesso tempo i terrazzi al primo piano nobile che collegano i palazzi preservano la continuità della cornice laterale della piazza.

In più l’ardito Frizzi collocò in posizione avanzata alcune facciate per produrre l’illusione ottica che i palazzi fossero alla stessa altezza.

Piazza Vittorio è proprio unica.

Il primato per le sue dimensioni è ben noto a tutti i torinesi: il panorama che offre è sotto gli occhi di chiunque la attraversi. Il gioco di prospettiva e illusione ottica è forse meno noto, ma, una volta scoperto, è impossibile fare a meno di soffermarsi a rilevarne gli espedienti!

Laura Polesinanti

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende