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Numerazione delle vie di Torino, dalle origini a oggi

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A metà dell’800 a Torino s’incominciarono a numerare le vie della città.

Procedimento tutt’altro che scontato per l’epoca, la numerazione e nominazione delle vie della città fu un’idea importata dalla Francia alla fine del ‘700 ed effettivamente implementata il 25 novembre 1860.

In quella data infatti piazza Castello fu decretata come il centro esatto di Torino e il luogo da cui di fatto sarebbero partite tutte le vie e le numerazioni della capitale piemontese.

Di fatto oggi ci sembra normale che ogni via abbia un nome e una sua numerazione progressiva: questo ci aiuta a sapere dove andare, a prendere il giusto mezzo pubblico o privato e a orientarci nel marasma non sempre a scacchiera che sono le vie di Torino. Eppure più di un secolo e mezzo fa le strade non erano numerate e non avevano nemmeno un nome.

L’evoluzione inevitabile a cui la città è andata incontro ebbe inizio proprio dal centro storico.

punto tutt’ora nevralgico per le attività di Torino e ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per la viabilità e le abitudini dei torinesi.

Numerazione delle vie di Torino, dalle origini a oggi

La necessità di numerare le vie e di identificarle nasceva proprio dalle abitudini dei cittadini, immersi in una realtà progressivamente più contorta e distante da quello che era il tradizionale “castrum” di romana memoria.

L’estensione della città nelle sue periferie dalla forma più irregolare e l’ampliamento della zona stessa del centro sono state motivazioni piuttosto convincenti per andare verso il cambiamento.

La logica che stava già allora alla base della numerazione è anche quella con cui adesso ci troviamo a che fare: i numeri pari a destra, i dispari a sinistra; nelle piazze la numerazione partiva a nord-est per poi spostarsi a ovest; la via che si estendeva da davanti alla piazza prendeva il nome della medesima e così via.

Queste e altre “regole di numerazione” sono state stilate più di un secolo fa e ancora oggi ci permettono di orientarci e di sapere con esattezza dove ci troviamo.

Molto Torino ha conservato del progetto originario di numerazione delle vie e altrettante cose sono state cambiate negli anni.

Chissà che un giorno, anche noi torinesi di oggi, non vedremo una rivoluzione simile nell’ambito della viabilità.

Francesca Palumbo

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