Fondazioni torinesi: informazioni utili a tutti

Sono tante, divise per categoria, ma con un obiettivo ben determinato. Sono le fondazioni, enti “di carattere privato […], caratterizzati dall’esistenza di un fondo patrimoniale destinato dalla volontà del fondatore a raggiungere nel tempo uno scopo determinato, senza perseguire fini di lucro”.
Il concetto fondamentale delle fondazioni è il patrimonio, un lascito di una persona fisica o devoluto da un soggetto giuridico, ma sempre e comunque vincolato alla promozione di determinate arti o servizi.
Le fondazioni si occupano di pressoché qualsiasi aspetto della società contemporanea, dalla cultura all’università, dalla sanità alla legalità, dalla lirica all’attività bancaria, suddividendosi a coprire un ruolo tra istituzioni e cittadini sempre più vitale in periodo di crisi.

A Torino ve ne sono molteplici, ma, a partire da quelle di origine bancaria, fa piacere notare come in riva al Po si concentrino alcune delle più grandi a livello nazionale.
Sono 12, infatti, le fondazioni bancarie torinesi, su un totale di 88,3 delle quali rappresentano un sesto degli enti italiani di grandi dimensioni: la Compagnia di San Paolo, fondata nel 1563 per favorire “lo sviluppo civile, culturale ed economico delle comunità in cui opera”; la Fondazione CRT, che destina le proprie risorse alla “conservazione e valorizzazione dei beni artistici di Piemonte e Val D’Aosta, alla ricerca scientifica, formazione alla sanità, protezione civile e tutela ambientale”; e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, nata a seguito della riforma del settore bancario dei primi anni ’90 e da subito impegnata nell’arte, educazione, salute pubblica, sviluppo locale e molto altro.
Numerose anche le fondazioni torinesi che si occupano di ricerca. Come la FGA intitolata a Giovanni Agnelli che lancia programmi pluriennali per la promozione culturale e l’educazione/realizzazione degli individui; o quella dedicata a Luigi Einaudi sede di documentazione e incentrata sulle scienze economico-finanziarie e sociali, le stesse di cui si interessa il Collegio Carlo Alberto.
Innumerevoli e disparate per utilizzo delle risorse le fondazioni a stampo prettamente culturale.
A Torino si può passeggiare per l’innovativo museo della fondazione Sandretto Re Rebaudengo di via Modane 16 o scendere nei rinnovati saloni del celeberrimo Museo Egizio, entrambi racchiusi nell’organismo che coinvolge tutte le attività museali torinesi, la fondazione Torino Musei.
O magari ascoltare della grande musica lirica all’ente omonimo che gestisce il Teatro Regio.
Sottolineiamo anche con molto piacere la presenza sul territorio cittadino di due istituzioni di genere dagli intenti facilmente identificabili e sicuramente meritori: la Fondazione AntiUsura CRT e la Fondazione San Matteo-Insieme contro l’usura.
Marco Parella