Mole24 Logo Mole24
Home » Territorio » Palazzo dal Pozzo Cisterna: la storia della nobiltà a Torino

Palazzo dal Pozzo Cisterna: la storia della nobiltà a Torino

Da Alessandro Maldera

Marzo 29, 2024

interno palazzo - scalone

Il Palazzo dal Pozzo della Cisterna, situato nell’antica Isola dell’Assunta, nell’attuale via Maria Vittoria, rappresenta uno dei gioielli del centro storico di Torino. Questo nobile edificio, costruito nel lontano 1675 vanta una storia affascinante che lo rende un autentica gemma del patrimonio artistico e culturale della città. Oggi, il palazzo è di proprietà della Città Metropolitana, di cui è diventato una sede ufficiale, mantenendo intatto il proprio valore.

palazzo con bandiere su strada

La Storia del Palazzo dal Pozzo della Cisterna

Un passato parallelo al dinamismo di Torino

Lo sviluppo della città di Torino è strettamente legato alla dinastia dei Savoia che ha voluto che la città diventasse un simbolo della propria grandezza per le monarchie europee. Dopo la morte di Vittorio Amedeo I nel 1637, Cristina di Francia, moglie e duchessa reggente, cercò di attrarre a corte nobili e feudatari di provincia, offrendo loro cariche importanti e contribuendo così alla creazione di una nuova città.

Le donazioni di terreni portarono alla formazione di appezzamenti quadrati, chiamati “isole”, con le strade disposte in modo parallelo e perpendicolare. L’isola dell’Assunta è l’area dove sorge il Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, su commissione della famiglia dei conti Ripa di Giaglione. L’edificio originale, progettato da Antonio Maurizio Valperga o dal fratello Andrea, era composto da tre piani. Tre anni dopo, il palazzo si arricchì di un incantevole giardino interno, su desiderio della Madama Reale.

Nel 1685, il palazzo passò alla Famiglia Dal Pozzo della Cisterna, dando inizio a un lungo periodo di restauri grandiosi e di splendore. Durante la seconda metà del Settecento, su volontà del principe-mecenate Giuseppe Alfonso e grazie al coordinamento dell‘architetto regio Francesco Valeriano Dellala di Beinasco, iniziarono numerosi lavori di ristrutturazione e ampliamento. La manica di ponente si ampliò, nacquero nuovi appartamenti. Inoltre, si riqualificò la facciata e si realizzarono le scuderie e le divisioni murarie. Inoltre, grazie al lavoro di abili stuccatori e minusieri, come il Racchetti, il Moletta e lo Spalla, si decorarono gli interni con splendide boiseries e stucchi. . Insomma, il Barocco a Torino si mescolò al neoclassicismo.

giardino verde -palazzo bianco

Periodo di Decoro e Sfarzo

Successivamente, si ebbe un periodo di interruzione delle opere di decoro, che ripresero solo nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente il 30 maggio 1867, con il matrimonio tra Maria Vittoria, figlia di Carlo Emanuele della Cisterna, e Amedeo di Savoia, duca d’Aosta. In questo periodo, il Palazzo dal Pozzo della Cisterna divenne una vera e propria casa di rappresentanza, caratterizzata da uno sfarzo senza eguali. Infatti, Francesco Gonin aggiunse nuove sale, soffitti a cassettoni, vetrate e abbondanti dorature. Le tappezzerie in seta e le decorazioni delle stanze furono affidate al talentuoso pittore Augusto Ferri.

Dopo la morte della Principessa Maria Vittoria, Amedeo d’Aosta decise di completare il Palazzo. Tra il 1878 e il 1883, l’architetto Camillo Riccio e l’ingegnere Alessandro Albert hanno lavorato alla costruzione della cancellata del giardino e dello scalone d’onore. L’ala di levante del palazzo è stata adornata con soffitti a grottesche e cassettoni in legno dorato, seguendo lo stile eclettico rinascimentale toscano. Inoltre, fsi eseguirono lavori di sopraelevazione del terrazzo tra il cortile principale e il giardino, migliorando ulteriormente l’estetica e la funzionalità dell’edificio. Proprio come richiesto dai Savoia-Aosta, noti amanti dello sfarzo. Inoltre, sempre in questo periodo si effettuarono alcune migliorie tecnologiche al Palazzo dal Pozzo della Cisterna. Ad esempio, si introdusse l’illuminazione a gas nell’ingresso, rappresentando un vero e proprio progresso per l’epoca.

palazzo con finestre bianche

Dal passato al presente: il Palazzo Cisterna oggi

Negli anni successivi, si effettuarono solo interventi minori al Palazzo dal Pozzo della Cisterna. Nel 1940, i Savoia-Aosta decisero di vendere l’edificio, ormai era scarsamente utilizzato, all’Amministrazione Provinciale. Nel 1945, il palazzo divenne ufficialmente la sede dell’Amministrazione Provinciale, offrendo una sede decorosa che rispondeva alle esigenze dell’ente. Inoltre, l’acquisizione del palazzo garantì anche il possesso di un edificio che richiamava memorie care al cuore di ogni italiano, e in particolare di ogni torinese

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende