Mole24 Logo Mole24
Home » Cronaca di Torino » Scoperto un vecchio Muraglione Cittadella di Torino

Scoperto un vecchio Muraglione Cittadella di Torino

Da Alessandro Maldera

Marzo 05, 2024

Nel centro storico di Torino, una sorprendente scoperta archeologica è emersa casualmente nel cortile dell’ex caserma De Sonnaz. Si tratta di un tratto di muraglia che fa parte della Cittadella di Torino e del suo sistema di difese. Questa sezione del muro, nota come il Muraglione, risale al 1560 e si estende per quasi 17 metri, con una larghezza che varia da un metro e mezzo a quasi quattro. Il ritrovamento di questa vecchia struttura è stata accertata dalla dalla Soprintendenza dell’Archeologia e delle Belle arti del Piemonte. È solo uno dei tanti tesori del sottosuolo di Torino : gli esperti sostengono che a meno di sei metri di profondità si estendano almeno tre chilometri di gallerie risalenti al periodo di Pietro Micca. Tutte ancora inesplorate.

Un Muraglione Storico

La scoperta riguarda un tratto di muro che collega il bastione di San Lazzaro al bastione del Beato Amedeo. Questa cintura difensiva faceva parte del sistema di fortificazioni della Cittadella di Torino, costruita per proteggere la città dalle minacce esterne. La sua importanza storica è evidente, considerando che risale al 1560 e rappresenta un importante elemento architettonico dell’epoca.

Muraglione cittadella di Torino: una scoperta Fortuita

Il ritrovamento del Muraglione Cittadella di Torino è stata del tutto casuale. Durante i lavori di ristrutturazione dell’ex Magazzino Centrale Militare, gli operai hanno riportato alla luce questa sezione del muro. La Reply, l’azienda responsabile dei lavori di ristrutturazione, ha deciso di preservare il Muraglione all’interno di un auditorium ipogeo, che sarà parte integrante del nuovo quartier generale dell’azienda. Questa inaspettata scoperta dimostra che ovunque si scavi intorno alla Cittadella di Torino, emergono nuovi tesori nascosti. Come avvenuto con il Rivellino degli Invalidi, un sistema difensivo scoperto durante gli scavi per un parcheggio interrato nel 2015.

La Valorizzazione del Patrimonio Sotterraneo

Si stima che a meno di sei metri di profondità potrebbero ancora celarsi tre chilometri di gallerie del periodo di Pietro Micca. Queste ultime rappresentano un tesoro inestimabile di storia e cultura, che potrebbe essere reso visitabile al pubblico in futuro. Infatti, attualmente, i piani per aprire al pubblico il Pastiss, una casamatta nascosta sette metri sotto via Papacino, all’angolo con corso Galileo Ferraris, sono in fase di completamento. Inoltre, il museo civico è chiuso per lavori di ristrutturazione, ma si prevede che riaprirà a ottobre, offrendo ai visitatori un’esperienza arricchita con la valorizzazione di questo complesso storico.

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende