Gtt: riduzione del trasporto pubblico o aumento del prezzo dei biglietti?

Le casse del Comune devono far fronte alla crisi economica legata all’aumento delle materie prime. L’aumento esponenziale delle bollette dell’energia elettrica e del gas non si è abbattuto solo sulle famiglie e le aziende . Secondo le stime di Confindustria, infatti, il 5% del Pil del Piemonte sarà destinato a pagare le utenze dell’anno.
Una crescita drammatica se si pensa che nel 2019 solo lo 0,7 del prodotto interno lordo era destinato a finanziare il consumo delle materie prime.
Bilancio di Palazzo Civico
Nei primi mesi del 2022, da gennaio a luglio, il Comune di Torino ha speso più per luce e gas di quanto speso in tutto il 2021.
E il peggio sembra dover ancora arrivare, visto che il costo delle materie prime continua a correre sul mercato degli scambi internazionali di Amsterdam.
Se da un lato Palazzo Civico ha già comunicato di dover correre ai ripari diminuendo l’illuminazione pubblica di strade e monumenti, Mole Antonelliana inclusa, dall’altro deve fare i conti con la situazione del trasporto pubblico.
I costi del servizio per il mantenimento della flotta ed il numero di corse non è, alla situazione attuale, più sostenibile. La situazione di Torino è simile a quella delle altri grandi città d’Italia, per cui senza un intervento del Governo il servizio di trasporto è destinato ad andare in affanno.

I costi del trasporto pubblico
Come comunicato dalla Giunta comunale allo stato attuale il servizio di trasporto pubblico non è più sostenibile. Gtt, infatti, nel periodo invernale garantisce un servizio attivo dalle ore 5 del mattino all’una di notte.
Un totale di 13 mila passaggi giornalieri se considerati i quasi mille della linea della metropolitana. Passaggi che quotidianamente mettono in comunicazione tutte le zone di Torino e sfruttati da centinaia di migliaia di passeggeri.
Per sostenere questo servizio Gtt l’anno scorso ha speso un totale di 25 milioni e 400 mila euro. Di cui 8,6 milioni per l’elettricità di tram e mettropolitana, 14 milioni per il gasolio e quasi 3 milioni di metano per gli autobus. Secondo le stime, quest’anno il costo complessivo per muovere i mezzi pubblici sarà di 10 milioni in più del 2021, arrivando a superare i 35 milioni. Se la situazione internazionale non cambierà e i prezzi scenderanno, nel 2023 il costo di mantenimento della flotta di Gtt sarà più che raddoppiato rispetto il 2021, arrivando a 54 milioni di euro
Le ipotesi al vaglio da Palazzo civico per salvare Gtt
Da un lato non piace, e non sembra attuabile, l’ipotesi di aumentare il costo del prezzo del biglietto, come fatto dall’amministrazione pubblica di Milano
L’alternativa , però, per non far cadere i rincari agli utenti consiste nel diminuire il numero di corse dei mezzi pubblici. Le corse potrebbero iniziare più tardi la mattina e finire prima la sera, oltre alla cancellazione di alcune linee.