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Via Stradella Torino, dall’assedio ai cantieri di corso Grosseto

Da Sharon Zaffino

Giugno 29, 2021

Via Stradella a Torino di giorno

Via Stradella Torino. Stiamo parlando di una delle pochissime vie non perpendicolari della città piemontese. Solitamente, questa tipologia di vie è rimasta invariata dall’antica conformazione della città. Quando Torino era circondata dalle vecchie mura, infatti, lunghe vie nella campagna collegavano i comuni vicini, proprio come via Stradella.

Ora è una delle strade principali di Torino Nord.

Via Stradella Torino

Borgata Vittoria

La via attraversa tutta la Borgata Vittoria in diagonale. Tale borgata, nota più come Borgo Vittoria, si trova nella quinta circoscrizione del capoluogo piemontese. Primariamente la zona fu utilizzata per lo sfruttamento dei boschi, dell’agricoltura e della pastorizia. In seguito, con l’arrivo del diciasettesimo secolo, iniziarono a sorgere i primi centri dell’area. Sorsero, così, le prime costruzioni: umili abitazioni e grandi casolari.

Da dove deriva il nome? Il borgo prende nome dall’esito di una delle battaglie risolutive dell‘assedio di Torino del 1706. Una battaglia che fu combattute proprio in questa zona il 7 settembre 1706. Durante l’assedio 10.500 soldati sabaudi combatterono contro 44.000 soldati francesi che assediarono la città. I 44 mila francesi restarono a mani vuote.

Vecchia Foto in bianco e nero del 1950 di via Stradella a Torino

Via Stradella e Via Giachino

Via Stradella Torino segue quasi parallelamente il tracciato della più antica Via Giachino. Le due strade, insieme, formavano l’antica direttrice per Lanzo Torinese. A seguito dell’edificazione della cinta daziaria della città, le strade divennero le più importanti dello sviluppo urbano fuori dalle mura. Dato che le vie erano molto trafficate, fu proprio in prossimità di queste che sorsero numerose attività commerciali e di artigianato.

La zona non occupa più una posizione di rilievo poiché si trova in un’area periferica della città. E’ infatti interessata in misura minore della moderna attività di costruzione edilizia. In questo modo tutta l’area è riuscita a conservare numerosi edifici originari e la vecchia fisionomia 8-900esca.

Stradella Bobbio e Voghera

La cittadina di Stradella acquistò una notevole importanza a partire dal XVIII secolo. In questi anni, Carlo Emanuele III di Savoia se ne impossessò, congiuntamente a Bobbio e Voghera. Fu il risultato della lunga e sanguinosa guerra di successione austriaca. Stradella divenne così importante; si trovò ad essere un centro di frontiera che sarebbe stato poi ricordato nella toponomastica torinese.

Stradella e la Stazione di Torino – Ceres

Fino a metà ottocento, Stradella era semplicemente conosciuta come la via Lanzo. Il cambiamento del nome è, infatti, molto recente. Proprio in questa zona fu costruita nel 1869 la stazione di Torino Ceres. Si tratta di una linea ferroviaria regionale che connette Torino a Ceres, transitando per l’Aeroporto di Caselle, la Reggia di Venaria e le Valli di Lanzo.

Via Stradella oggi

Oggi via Stradella Torino congiunge da un lato la Borgata Tesso, o Borgata della Barriera di Lanzo, con i suoi edifici ottocenteschi ben conservati, e dall’altro i giganteschi cantieri per la demolizione del Cavalcavia di Corso Grosseto e la costruzione di quella che sarà una nuova ferrovia sotterranea.

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Sharon Zaffino

Sharon Zaffino, laureata in Lettere Moderne all' Università degli Studi di Milano e laureanda magistrale in Scienze e Tecniche della Comunicazione all'Unità degli Studi dell'Insubria.