Storia

Piazza Castello: chi sono i soldati al fianco di Emanuele Filiberto Duca d’Aosta

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L’imponente monumento del “Duca Invitto” situato in piazza Castello è stato realizzato da Eugenio Baroni e Publio Morbiducci.

La scultura è stata creata per celebrare la vittoria sull’esercito austro-ungarico del 1918.

Emanuele Filiberto Duca d’Aosta indossa una classica tenuta militare ed è circondato da otto statue raffiguranti i suoi commilitoni.

Ma scopriamo chi sono i soldati al fianco del Duca d’Aosta, denominato “invitto”, ovvero “mai stato vinto”.

Castello di piazza Castello Torino

I soldati come simbolo di patria e lealtà

Sulle facce dei parallelepipedi a lato del Duca, poggiano otto commilitoni in divisa.

Essi sono il simbolo di patria e lealtà nei confronti di Emanuele Filiberto Duca d’Aosta.

Il monumento sorge in epoca fascista per esaltare la figura del duca e la Grande Guerra.

Rivolte verso Palazzo Madama vi sono due sentinelle nell’atto di proteggere il Duca da eventuali attacchi.

Le due figure disposte nella parte interna sono caratterizzate da un pugnale e da una maschera a gas, simbolo del conflitto.

I soldati esterni sono in una posizione di riposo, pronti con le armi per difendere la propria patria. Infine, i commilitoni posti sul fronte osservano il Duca in attesa di ordini.

Le figure che affiancano Emanuele Filiberto Duca d’Aosta trasmettono fierezza, lealtà, coraggio, dedizione, rigore.

Baroni prima e Morbiducci dopo hanno descritto in maniera molto realistica la Grande Guerra.

Le divise dei soldati, l’espressione di fiducia, le posture sicure e imponenti trasmettono ai passanti i valori e la grandezza della guerra del ’15-’18.

Piazza Castello chi sono i soldati al fianco di Emanuele Filiberto Duca d’Aosta

Curiosità sul monumento dedicato al Duca Invitto

Benito Mussolini commissiona la scultura dopo la morte di Emanuele Filiberto Duca d’Aosta, nel 1931, in sua memoria.

Scopriamo alcune curiosità sul noto complesso scultoreo:
• Lo sguardo del duca è rivolto verso la Chiesa della Gran Madre;
• Il celebre monumento, in realtà, era destinato a piazza Vittorio Veneto;
Eugenio Baroni vinse il bando per la creazione del monumento ma non visse abbastanza a lungo da concluderlo;
• Dopo la Grande Guerra, il generale Emanuele Filiberto Duca d’Aosta ottenne il titolo di Maresciallo d’Italia.

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