A Torino il Po ripulito dalle alghe: rimosse le erbacce tra piazza Vittorio e Italia 61

A Torino il Po ripulito dalle alghe: operazione che coinvolge il fiume tra piazza Vittorio Veneto e Italia 61
A Torino il Po sta attraversando una fase di importanti cambiamenti.
Da alcune settimane sono in corso le operazioni di pulizia del fiume dalle alghe. Le erbacce rendono non solo le acque esteticamente poco gradevoli, ma anche più difficoltose le iniziative che vi vengono svolte.
Pertanto, è in azione una macchina in grado di pulire il fiume e di liberarlo dalle alghe, che sta agendo nel tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e Italia 61. Una zona bisognosa di intervento, che viene attraversata da questo macchinario dotato di tre lame. Queste servono per tagliare ed evitare che possano ricrescere e creare ulteriori fastidi.
Un caso simile per certi versi a quello di fine 2016, quando l’alga Myriophyllum intasò il Po e richiese interventi prolungati e ripetuti per estirpare il fenomeno. Una forma vegetale dannosa, proveniente dall’America Latina, che rischiava seriamente di danneggiare flora e fauna del Po.
Gli altri progetti per il Po
Oltre alla pulizia delle alghe, il Comune di Torino ha avviato la seconda fase del progetto “Il Po d’AMare”. Si tratta di una grande iniziativa, che prevede l’inserimento di reti galleggianti all’interno delle acque del fiume.
A Torino il Po ripulito dalle alghe: rimosse le erbacce tra piazza Vittorio e Italia 61
Si tratta di strumenti appositamente studiati, in grado di raccogliere i rifiuti presenti, senza andare a danneggiare la flora e la fauna (che, anzi, vengono preservate).
In questo caso, l’area in cui operano le attrezzature è quella che va dal ponte Umberto I al ponte Vittorio Emanuele I, dal Parco del Valentino fino a piazza Vittorio Veneto.
L’obiettivo è quello di ripulire le acque del Po, raccogliendo la sporcizia che lo contamina. I rifiuti rinvenuti vengono stoccati a terra, per essere poi destinati ai centri di riciclo. Sono impegnati in questa iniziativa il Comune di Torino, l’Amiat, il Ministero dell’Ambiente, Iren, Corepla, Castalia e molti altri enti di spicco.
Insomma, una serie di iniziative per restituire al Po lo splendore che merita.