Bòja fàuss: l’origine dell’esclamazione piemontese
Da Alessandro Maldera
Maggio 11, 2016
Bòja fàuss è una delle più frequenti esclamazioni in dialetto piemontese
E si sa come le cose comuni, sono alle volte le meno conosciute
Nel caso specifico ci troviamo nuovamente di fronte a una dicotomia etimologica come già successo per il termine cerea, il quale aveva origini talmente diverse tanto da risultare forse derivanti dal greco o molto più semplicemente dal piemontese.
Tornando al nostro bòja fàuss, e premettendo che nel linguaggio comune, anche se di imprecazione si tratta, non porta con se accezioni negative.
Il termine dialettale potrebbe in un primo caso essere una celata bestemmia che al palese riferimento di Dio, sostituisce il termine con la figura del boia, mestiere visto di cattivo occhio dai piemontesi dell’epoca.
La seconda possibilità sarebbe quella che vede, senza troppi ragionamenti, direttamente la figura del boia additata in quanto portatrice di morte.
Il boia è quindi appellato come “fàuss”, falso. Il taglia-teste è quello che nella comunità riveste il ruolo più triste, colui che toglie la vita. Insomma, il gatto nero dei tempi andati.
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Damiano Grilli
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende