Storia

Via Carlo Alberto, la via giardino

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Via Carlo Alberto è una delle principali vie del centro storico di Torino.

È storicamente contraddistinta da una forte componente di giardini e aree verdi.

Il luogo prende il nome dal Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia, figlio di Carlo Emanuele di Savoia-Carignano, la cui famiglia era proprietaria dell’omonimo palazzo che sorge sull’omonima piazza.

In questo luogo un tempo si estendevano i giardini interni dell’imponente edificio barocco progettato da Guarino Guarini che, mediante mura di cinta, si raccordavano all’antistante edificio delle scuderie.

Piazza Carlo Alberto Torino

Oggi ospita la prestigiosa sede della Biblioteca Nazionale

L’area fu riorganizzata abbattendo le mura di cinta, dando luogo alla piazza tra il 1842 e il 1859.

L’ex giardino signorile, che comprendeva quindi anche le scuderie del Principe di Carignano, non è tuttavia il solo punto rilevante della storica architettura verde della via.

Lo è anche Palazzo Birago di Borgaro. È stato progettato dal celebre architetto Filippo Juvarra e si trova in Via Carlo Alberto 16. Oggi è la sede della Camera di Commercio di Torino e possiede un elegante Cortile d’Onore attorno al quale si sviluppa il Palazzo.

Le attuali caratteristiche del giardino

Il giardino, ancora oggi,  presenta una curva sinuosa disegnata dallo Juvarra, quasi a voler ricordare una scenografia di teatro. Inoltre, come riportano le cronache dell’epoca: “l’edificio era organizzato a doppio ingresso con possibilità di flusso continuo delle carrozze”,

Aspetto che denota l’intenzione già in quel periodo, di destinare quest’area al pubblico.  Un altro punto verde che resiste tuttora, e che è presente su via Carlo Alberto da ben tre secoli, è il giardino di Palazzo dal Pozzo della Cisterna.

Come ricordano documenti dell’Ottocento: ”Il palazzo venne realizzato tra Sei e Settecento con grandioso schema aperto a C su giardino e androne passante. Nell’ultimo quarto del Settecento venne ampliato e modificato anche nei corpi del cortile […] e rappresenta uno dei giardini interni più affascinanti di Torino”. Da non dimenticare è anche palazzo Pirelli. È descritto in documenti storici come “Palazzo settecentesco di valore storico-artistico, realizzato in prossimità dei bastioni meridionali della città […] è stato ristrutturato su progetto di F. V. Dellala di Beinasco, nell’ultimo quarto del Settecento.

Preesisteva un palazzotto seicentesco con androne passante e giardino”.

Anche la chiesa della Madonna degli Angeli, un tempo monastero, possedeva un ricco giardino, la cui impronta permane tuttora nella toponomastica di Torino.

Via Carlo Alberto quindi, non solo è un polmone verde torinese da secoli.

È un’area destinata al pubblico e punta il suo interesse sulla qualità della vita e sull’estetica architettonica e naturale.

Michele Albera

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