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Tassa soggiorno Torino: al Comune 10 milioni di euro da investire nel turismo

Da Alessandro Maldera

Agosto 20, 2024

turisti in piazza San Carlo in estate di giorno

Torino, la prima capitale d’Italia sta vivendo un periodo di rinascita turistica . Secondo i dati rivelati dalla fondazione Ifel-Anci, la città ha incassato circa 9,7 milioni di euro dalla tassa di soggiorno nel 2023. Posizionandosi così nella prestigiosa top ten dei comuni italiani che hanno registrato i maggiori introiti da questa imposta. Questo tesoretto, in crescita costante anno dopo anno, rappresenta non solo un successo finanziario, ma anche un riflesso dell’appeal turistico sempre più forte di Torino. Un risultato che, sebbene lontano dai numeri stratosferici di giganti come Roma, Firenze e Milano, certifica inequivocabilmente la capacità di attrazione di questa città in rapida ascesa nel panorama del turismo italiano.

Un boom turistico senza precedenti

I dati forniti dalla Regione Piemonte dipingono un quadro entusiasmante: nel 2023, il Comune di Torino ha accolto 1,6 milioni di arrivi, con un aumento del 9,6% rispetto all’anno precedente. Ancora più impressionante è il numero di presenze turistiche, che ha raggiunto quota 4,1 milioni, con un incremento del 7,2% su base annuale. Questi numeri acquistano ancora più rilevanza se confrontati con i dati di dieci anni fa, quando la tassa di soggiorno era stata introdotta da poco più di due anni. Nel 2014, le presenze turistiche a Torino ammontavano a 3 milioni, mentre gli arrivi erano stati 1,1 milioni – rispettivamente il 35% e il 44% in meno rispetto ai valori odierni.

Tassa di Soggiorno: un tariffario equilibrato

La tassa di soggiorno a Torino è stata introdotta il 2 aprile 2012 e prevede un tariffario variabile in base alla tipologia di struttura ricettiva. Le tariffe spaziano da un euro al giorno per ostelli e campeggi fino a un massimo di cinque euro al giorno (per un massimo di 7 pernottamenti consecutivi) per le sistemazioni di lusso a cinque stelle. Per quanto riguarda le strutture ricettive non rientranti nella categoria degli hotel, come ad esempio Airbnb o simili, l’imposta applicata è di 2,3 euro al giorno. Nonostante l’incremento della capacità ricettiva abbia spinto alcune città, come Napoli, ad aumentare l’imposta di soggiorno di 50 centesimi, a Torino il tariffario è rimasto invariato dalla sua istituzione.

L’utilizzo del gettito: turismo, cultura e servizi pubblici

La legge italiana prevede che il gettito derivante dalla tassa di soggiorno sia destinato a finanziare interventi in materia di turismo, a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, oltre ai relativi servizi pubblici locali. Tuttavia, una sentenza del Consiglio di Stato del 2018 ha definito questa normativa “generica” e “caratterizzata dall’esistenza di un obiettivo aperto“. Di conseguenza, il governo ha annunciato l’intenzione di rivedere l’imposta, coinvolgendo anche i Comuni in un tavolo di discussione.

Un Patrimonio da Preservare e Valorizzare

Torino, con il suo ricco patrimonio storico, culturale e architettonico, rappresenta una destinazione turistica di grande fascino. Dai maestosi palazzi barocchi ai musei d’arte di fama mondiale, dalle eleganti piazze alle deliziose vie pedonali, la città offre un’esperienza unica e indimenticabile. Il gettito derivante dalla tassa di soggiorno svolge un ruolo cruciale nel preservare e valorizzare questo prezioso patrimonio. Grazie a questi fondi, Torino può investire nella manutenzione e nel restauro dei suoi gioielli architettonici, garantendo che le generazioni future possano godere della bellezza e della storia di questa città straordinaria.

Investimenti Mirati per un Turismo Sostenibile

La tassa di soggiorno non solo finanzia interventi per migliorare l’esperienza turistica, ma anche per promuovere un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Parte dei proventi viene destinata alla manutenzione e al recupero dei beni ambientali locali, preservando la bellezza naturale della regione e garantendo che le future generazioni possano godere di un territorio incontaminato. Inoltre, questi fondi consentono di sviluppare infrastrutture e servizi pubblici ecologici, come sistemi di trasporto sostenibili e aree verdi urbane, contribuendo a creare un’esperienza turistica più responsabile e rispettosa dell’ambiente.

Un’Opportunità per Valorizzare le Eccellenze Locali

La tassa di soggiorno rappresenta un’opportunità unica per valorizzare le eccellenze locali di Torino e del Piemonte. Grazie a questi fondi, la città può promuovere e sostenere le tradizioni culinarie, artigianali e culturali della regione, offrendo ai visitatori un’autentica immersione nell’identità locale.

Dalle degustazioni di vini pregiati alle mostre d’arte contemporanea, dalle esperienze enogastronomiche alle manifestazioni folcloristiche, la tassa di soggiorno consente a Torino di valorizzare il suo patrimonio unico e di creare un’offerta turistica ricca e diversificata.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende