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Teatro Carignano di Torino: storia di eleganza e cultura

Da Alessandro Maldera

Aprile 15, 2024

Il Teatro Carignano di Torino è uno dei gioielli architettonici più antichi e affascinanti della città. Situato in piazza Carignano, nell’omonima piazza, il teatro vanta una storia ricca di eventi e personaggi illustri. Fondato nel 1753, è uno dei pochissimi teatri settecenteschi ancora in attività.

Storia del Teatro Carignano di Torino

L’edificio nel centro storico della città ha origini che risalgono al XVIII secolo. La sua genesi è legata al trasferimento della capitale del Ducato Savoia da Chambery a Torino nel 1563. Questo evento infatti portò alla trasformazione ed espansione della città di Torino messo in atto dai Savoia per farne una moderna capitale europea.

La creazione dell’arena risale alla fine del Seicento, quando il vicino locale Trinchetto Rosso veniva utilizzato come sferisterio per il gioco della pallacorda. Infatti, nel 1703, Emanuele Filiberto di Savoia acquistò l’edificio e subito iniziò la ristrutturazione della sala quadrangolare, dotandola di un primo palco.

La sala, ampliata nel 1716 e arricchita di decorazioni, divenne un vero e proprio teatro. Anche se privato e destinato alle esibizioni per la famiglia reale dei Savoia e la corte. Solo dopo il passaggio alla Società dei Cavalieri nel 1727, lo spazio si aprì alla prosa, al canto e ai balletti. Nel corso degli anni, il teatro subì varie ricostruzioni e ristrutturazioni, compresa quella del 1753 ad opera dell’architetto regio Benedetto Alfieri, che lo portò all’aspetto che possiamo ammirare oggi Il teatro fu inaugurato con la rappresentazione de “La Calamita dei cuori” di Carlo Goldoni.

La ricostruzione dopo l’incendio

Nonostante il successo il Teatro Carignano fu colpito da un incendio nel 1786, che distrusse gran parte della struttura. Fu quindi necessaria una ricostruzione completa, che ebbe luogo sotto la direzione dell’architetto Gian Battista Feroggio. Il nuovo teatro, inaugurato nel 1789, presentava quattro ordini di palchi e rappresentava un esempio di architettura neoclassica. Dopo l’occupazione napoleonica, il teatro ospitò la prima assoluta de “Il servo padrone” del compositore romano Pietro Generali nel 1814. E nel 1818 il violoncellista Niccolò Paganini rese celebre la struttura quando si rifiutò di offrire un bis della propria esibizione alla richiesta di re Carlo Felice. Nacque qui la celebre frasi “Paganini non ripete

Una storia di adattamenti e rinascite

Nel corso del XIX secolo, la Compagnia Reale Sarda, fondata nel 1821, portò al Carignano alcuni dei più celebri attori e cantanti dell’epoca, offrendo un’ampia gamma di spettacoli che spaziavano dalla commedia al melodramma.

Il periodo della Compagnia Reale Sarda

Dal 1821 al 1855, il Teatro Carignano divenne la sede ufficiale della Compagnia Reale Sarda, un’emula della famosa Comédie Française. Durante questo periodo, il teatro ospitò numerose rappresentazioni teatrali, contribuendo a consolidare la sua reputazione come uno dei principali teatri d’Italia. Infatti, molti dei più celebri attori e cantanti dell’epoca, si esibirono qui offrendo un’ampia gamma di spettacoli che spaziavano dalla commedia al melodramma. Era il 1870, quando il Teatro Carignano passò sotto la proprietà del Comune di Torino. Nel 1885, l’architetto Carrera effettuò alcune modifiche, tra cui la chiusura del porticato per la creazione di uffici e la trasformazione del quarto ordine di palchi in una galleria

Il Teatro Carignano nel Novecento

Nel corso del Novecento, il Teatro Carignano ha continuato a ospitare spettacoli teatrali di grande prestigio. Durante le esposizioni internazionali del 1898 e del 1911, il teatro ospitò numerose rappresentazioni. Nel corso degli anni, il teatro ha visto la regia di illustri esponenti della scena politica e artistica, come Luigi Pirandello e Oscar Wilde. Nel 1955, il Teatro Carignano divenne la sede del Teatro Stabile di Torino, che ha continuato a promuovere spettacoli di alto livello artistico.

La gestione attuale

Nel 1977, il Teatro Carignano fu ceduto definitivamente al Comune di Torino, che ne affidò la gestione al Teatro Stabile di Torino. Questa collaborazione ha garantito una programmazione di alta qualità e ha contribuito a mantenere viva la tradizione teatrale del Carignano. Nel corso degli anni, il teatro ha subito ulteriori lavori di ristrutturazione per preservarne l’aspetto originale e migliorare gli impianti tecnici.

Un’architettura che racconta secoli di storia

L’attuale fisionomia del Teatro Carignano presenta una miscela di stili architettonici, dai prospetti esterni del Settecento al gusto romantico ottocentesco degli interni. Questa commistione di stili riflette la lunga storia del teatro e gli interventi di importanti architetti che si sono succeduti nel corso dei secoli.

  • l’esterno del Teatro Carignano presenta una facciata intonacata di colore chiaro, con cornici marcapiano e finestre rettangolari intervallate da frontoni neoclassici.
  • Il foyer d’ingresso è caratterizzato da arcate vetrate e colonne compositive.
  • La sala teatrale, con una capienza di 875 posti, presenta una struttura lignea dorata E’ caratterizzata da tre ordini di palchi e un loggione
  • Gli arredi dei palchi sono realizzati in legno dorato, arricchiti da un apparato decorativo raffigurante cariatidi e altre figure antropomorfe
  • Il soffitto, affrescato nel 1845 da Francesco Gonin, raffigura il “Trionfo di Bacco”.

Un palcoscenico per i grandi nomi dell’arte e della musica

Il Teatro Carignano ha visto passare sul suo palcoscenico una miriade di talenti, sia italiani che internazionali, Celebrità del calibro del compositore genovese Niccolò Paganini, il direttore d’orchestra parmense Arturo Toscanini, l’attore Vittorio Gassman e il premio Nobel per la letteratura Dario Fo hanno tutti calcato le tavole del Carignano,

Non solo grandi nomi della musica e del teatro, ma anche registi e direttori artistici di fama internazionale hanno lasciato il segno al Carignano. Personalità come Luigi Pirandello, Nico Pepe e Luca Ronconi hanno contribuito a creare un’offerta culturale di altissimo livello, consolidando la reputazione del teatro come uno dei luoghi più prestigiosi per le arti performative a Torino.

Un teatro che si rinnova per il futuro

Negli ultimi decenni, il Teatro Carignano ha continuato a rinnovarsi e a reinventarsi per restare al passo con i tempi. Nel 2007 è stato oggetto di una lunga e attenta ristrutturazione, che ha riportato alla luce la sua antica bellezza e ha reso possibile l’utilizzo delle più moderne tecnologie sceniche.

Oggi, il Teatro Carignano è gestito dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino, che organizza una programmazione ricca e variegata, offrendo spettacoli di alto livello artistico per tutti i gusti e le età. Il teatro continua a essere un punto di riferimento per la cultura torinese e un luogo dove artisti di talento possono esprimere la propria creatività e talento.

In conclusione, il Teatro Carignano di Torino rappresenta un’importante testimonianza della storia e della cultura della città. La sua elegante architettura e la sua programmazione di alto livello lo rendono uno dei teatri più prestigiosi d’Italia. Se siete amanti del teatro e dell’arte, una visita al Teatro Carignano sarà un’esperienza indimenticabile, che vi permetterà di immergervi nell’affascinante mondo della cultura torinese.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende