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San Leonardo Murialdo: l’apostolo della gioventù operaia

Da Alessandro Maldera

Gennaio 01, 2024


San Leonardo Murialdo è stato un prete italiano nato il 26 ottobre 1828 a Torino. Fondatore della Congregazione di San Giuseppe, viene ricordato come uno dei santi sociali più importanti della città. La sua vita e il suo lavoro sono stati caratterizzati dalla dedizione ai giovani lavoratori e dalla promozione di iniziative sociali volte a migliorare le loro condizioni di vita. Beatificato nel 1963 e canonizzato nel 1970 da Papa Paolo VI. San Leonardo Murialdo è un punto di riferimento per tutti coloro che cercano di combattere le ingiustizie sociali e di promuovere l’educazione e il benessere dei giovani.

L’inizio di un cammino di fede

Leonardo Murialdo nacque in una famiglia di ricchi banchieri torinesi. Dopo la morte del padre nel 1833, viene mandato in collegio presso gli Scolopi di Savona dove riceve una solida formazione umana e religiosa, che avrà un impatto significativo sulla sua futura vocazione. Infine, conseguì la laurea in teologia presso la Regia Università di Torino. Fu ordinato sacerdote nel 1851 e si dedicò subito al suo ministero, impegnandosi nella predicazione, nelle confessioni, nell’insegnamento catechistico e nell’assistenza ai giovani detenuti nelle carceri minorili della città.

L’amicizia con Don Bosco e l’Oratorio di San Luigi

Da sacerdote, San Leonardo Murialdo si dedica all’assistenza e all’educazione dei giovani della periferia torinese. Ma grazie all’amicizia con Don Bosco, il fondatore dei salesiani, nel 1857 Murialdo accettò di dirigere l’Oratorio di San Luigi nel quartiere San Salvario. Inoltre, fonda la colonia agricola di Rivoli, che offre formazione cristiana e professionale ai giovani agricoltori. In quel periodo, la città stava attraversando un’importante fase di crescita demografica a causa dell’industrializzazione emergente, che attirava manodopera dalle campagne. Tuttavia, l’ambiente di anticlericalismo promosso dalle classi dirigenti di ispirazione liberal-massonica portava molti giovani operai ad allontanarsi dalla chiesa.

L’impegno per i giovani lavoratori

Il prelato si rese conto che l’esperienza dei laboratori artigiani e delle fabbriche metteva spesso i giovani operai in difficoltà dal punto di vista della fede. Per affrontare questa situazione, nel 1865 lanciò il progetto di una Unione di operai cattolici. Inoltre, nel 1866 decise di approfondire gli studi di teologia morale e di diritto canonico a Parigi, presso il seminario di Saint Sulpice. Durante il suo soggiorno nella capitale francese, entrò in contatto con realtà educative e sociali, tra cui le Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli.

La fondazione della Congregazione di San Giuseppe

Tornato a Torino nel 1866, Murialdo ricevette l’incarico di dirigere il Collegio degli Artigianelli, fondato da don Giovanni Cocchi per ragazzi poveri e abbandonati. Nonostante le difficoltà economiche che affliggevano l’istituzione, il prelato accettò la carica. E lo onorò per ben trentaquattro anni, fino alla sua morte. Durante il suo mandato, riuscì a combinare lo studio e il lavoro, ritenuti entrambi essenziali per una completa formazione dei giovani.

La Pia Società Torinese di San Giuseppe

Per garantire la continuità e la stabilità del suo progetto educativo, il 19 marzo 1873 l’uomo fondò la Pia Società Torinese di San Giuseppe. Lo scopo era quello di educare i giovani poveri, orfani o abbandonati, fornendo loro una formazione spirituale, culturale e tecnica. L’iniziativa si diffuse prima in Veneto e poi in tutta Italia, grazie anche alle missioni che il prete organizzò in America.

Lotta per la tutela del lavoro minorile

L’uomo si batté strenuamente per la tutela dei giovani lavoratori, in particolare per la regolamentazione del lavoro minorile. Invio diverse petizioni al governo per promuovere una nuova legislazione che escludesse il lavoro notturno e limitasse quello diurno, adattandolo alle capacità fisiche dei ragazzi. Inoltre, fondò diverse organizzazioni e istituzioni, come:

  • Cassa di Mutuo Soccorso
  • Ufficio di Collocamento
  • Cassa Pensioni e Previdenza per anziani inabili e infortunati sul lavoro
  • Magazzini Alimentari
  • Casa-Famiglia per giovani operai

Impegno nel giornalismo e nella politica

Murialdo fu anche un fervente sostenitore del giornalismo cattolico e della politica sociale. Nel 1876 fondò il bollettino “La Democrazia Cristiana“, che divenne un importante strumento di informazione e formazione per i lavoratori cattolici. Inoltre, fu promotore della Associazione della Buona Stampa e dei comitati elettorali operai cattolici. Si impegnò anche nella creazione di un Segretariato del Popolo, per favorire l’occupazione e garantire la tutela legale e l’aiuto nei casi difficili.

La spiritualità di San Leonardo Murialdo

Nonostante tutti gli impegni e le responsabilità, il prete non trascurava la propria vita spirituale. Era noto per la sua profonda devozione al Sacro Cuore di Gesù, alla Madonna e a San Giuseppe. Era un uomo di preghiera ed era solito trascorrere ore in adorazione davanti al tabernacolo. La sua fede si rifletteva nelle sue azioni e nei suoi insegnamenti, e il suo amore per Dio e per il prossimo era evidente in ogni gesto.

La beatificazione e la canonizzazione

Dopo la sua morte avvenuta il 30 marzo 1900, Murialdo fu riconosciuto come santo e apostolo della gioventù operaia. Fu beatificato da Papa Paolo VI nel 1963 e canonizzato da lui il 3 maggio 1970. Le sue spoglie riposano nella chiesa di chiesa di Nostra Signora della Salute a Torino, dove una teca di vetro racchiude il suo corpo con la scritta: “Facciamo e tacciamo” e “Chi si umilia sarà esaltato“. Numerose vie, scuole e chiese sono state dedicate al santo in diverse città italiane, tra cui Torino, Milano, Roma, Padova e Viterbo

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende