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Unghie finte vietate in una scuola di Alpignano

Da Asja D'arcangelo

Marzo 22, 2023

In una scuola di Alpignano, in provincia di Torino, è stato vietato alle studentesse di presentarsi nell’istituto scolastico con le unghie finte. Secondo la dirigente scolastica, Silvana Andretta, possono ferire i compagni e influenzare le attività scolastiche manuali.

Vietate le unghie finte perché considerate pericolose

Nel periodo dell’adolescenza è particolarmente forte l’impulso estetico che nelle ragazze (ma oggi anche nei ragazzi) sfocia anche nell’uso di unghie finte, spesso molto lunghe. Tale motivo ha portato la dirigente scolastica della scuola secondaria Tallone dell’istituto comprensivo di Alpignano a vietare l’uso di unghie finte ritenute pericolose.

L’eccessiva lunghezza, abbinata ai modi affettuosi e a volte irruenti di salutarsi e interagire potrebbe causare ferite, anche se inavvertitamente per via del loro materiale resistente. Un pericolo per la sicurezza individuale che si vuole limitare drasticamente, per quanto la soluzione rischi di creare malcontento e potrebbe non essere rispettata.

Secondo la preside, la scuola è un luogo dove bisogna presentarsi in ordine come vuole il regolamento dell’istituto.

Gli altri motivi del divieto ad Alpignano

Ci sono altre motivazioni dietro questa decisione, che a molti sembra eccessiva e forse anacronistica. Una di queste è che diversi esperti ritengono inopportuno iniziare con le ricostruzioni delle unghie già sotto i 18 anni.

Altra motivazione dietro la scelta di vietare le unghie finte ad Alpignano riguarda invece la difficoltà a svolgere determinate attività manuali. Per esempio, durante un lavoro di disegno si potrebbe graffiare il foglio o lasciare residui di smalto causando inevitabilmente un giudizio negativo. Lo stesso vale per l’uso di uno strumento musicale, più difficile da maneggiare, così come l’impugnatura della penna.

La comunicazione è arrivata direttamente sul registro elettronico rivolgendosi ai genitori ma è indubbio che il caso abbia creato delle polemiche, soprattutto tra gli studenti. La stessa circolare ribadisce anche il divieto all’uso degli smartphone in orario di lezione e di qualsiasi altro dispositivo capace di connettersi a Internet.

Filippo Pio Monteverdi

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.