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I Beatles arrivano a Torino con una grande mostra

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Finalmente i Beatles arrivano a Torino: in programma una mostra per raccontare il gruppo musicale attraverso fotografie e concerti live.

Torino: una grande mostra per ricordare i Beatles

In Italia, i Beatles erano venuti nel 1965, quando si erano esibiti in tre grandi concerti dal vivo a Milano, Genova e Roma. A 58 anni di distanza, il gruppo musicale britannico arriva finalmente anche a Torino.

I quattro saranno infatti protagonisti di una mostra organizzata e curata con la collaborazione di Mary Chadwic, la direttrice del museo a loro dedicato a Liverpool. Nonostante i dettagli dell’evento siano ancora in fase di definizione, gli organizzatori sembrano già molto coinvolti. D’altra parte, si tratterebbe della prima esposizione dei cimeli della band in Italia.

L’idea, secondo il sindaco Lo Russo, sarebbe quella di creare una grande mostra fotografica, magari all’interno delle Gallerie d’Italia. L’evento, che esporrà fotografie, cimeli e strumenti musicali, potrebbe addirittura essere accompagnato da esibizioni dal vivo.

Torino: la città punta ancora sulla musica

La mostra, anche se ancora in fase di messa a punto, si aggiunge al programma di rinascita culturale della città basato sulla musica. Già dall’Eurovision, infatti, il sindaco e il Comune hanno deciso di investire idee e risorse su un nuovo “programma musicale“, nel quale rientrerà anche questo progetto.

Torino si è riavvicinata all’universo della musica lo scorso anno, con l’Eurovision. L’evento, di portata internazionale, è riuscito a far conoscere la città sabauda a migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Dopo di che, c’è stato il concertone di Capodanno e, a breve, dovrebbe arrivare anche la rinascita del Traffic. Infatti, anche se con un volto un po’ diverso, l’amatissimo festival potrebbe tornare in città: è quello che ha annunciato lunedì l’assessore alla Cultura, Rosanna Purchia.

Torino e Liverpool: due città legate dall’Eurovision e dalla rigenerazione urbana

Liverpool e Torino, oltre che dalla mostra sui Beatles, sono unite anche dal filo rosso dell’Eurovision.

Proprio ieri, Lo Russo ha incontrato il suo collega Joe Anderson, sindaco di Liverpool, per consegnargli le chiavi dell’international song contest. Il giorno prima, invece, il nostro sindaco ha incontrato i vertici della Filarmonica Reale della città e, assieme a loro, anche Kevin McManus, ovvero il capo delle città della Musica dell’Unesco. Grazie all’incontro, Torino potrà iniziare un rapporto di collaborazione e di scambi musicali con le altre città, ma non solo. Lo Russo, infatti, ha avanzato l’ipotesi di fare entrare Torino nel circuito Unesco.

A parte la musica, Liverpool vanta anche altri interventi di rigenerazione urbana, che Lo Russo ha potuto visionare in prima persona, accompagnato dagli amministratori locali. Un esempio è il nuovo stadio dell’Everton, che la società ha deciso di erigere su terreni che avessero bisogno di un intervento di bonifica ambientale. Anche il Knowledge Quarter e la sua rinascita può essere annoverata tra uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana della città. Il quartiere postindustriale, infatti, è divenuto un polo d’innovazione, nel quale si trovano servizi universitari tra i più innovativi. L’obiettivo del sindaco era quello di osservare questi esempi virtuosi di rigenerazione e pensare a come applicarli alla nostra città.

Durante il suo viaggio, poi, Lo Russo ha deposto una targa per le vittime dell’Heysel. Il gesto, che vuole lanciare un messaggio di pace e amicizia, è stato richiesto direttamente dal club calcistico. Si tratta della prima volta che la città commemora questo evento, che vuole essere un tributo alle vittime della tragedia.

Asja D’Arcangelo

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