Mole24 Logo Mole24
Home » Ambiente » L’impianto agricolo biometano di Candiolo è il primo in Italia e collabora con l’ambiente

L’impianto agricolo biometano di Candiolo è il primo in Italia e collabora con l’ambiente

Da Alessandro Maldera

Marzo 22, 2021

L’impianto agricolo biometano di Candiolo è il primo in Italia e collabora con l’ambiente

Installato a Candiolo il primo impianto agricolo a biometano in cui il rifiuto organico è trasformato in risorsa e immesso nuovamente nel ciclo produttivo.

Proprio a due passi da Torino è partito il primo impianto in Italia che utilizza il biometano liquefatto e l’anidride carbonica biogenica.

Al centro del progetto troviamo la pluripremiata realtà piemontese, la Cooperativa Agricola Speranza, conosciuta sia a livello nazionale che europeo.

Poiché essa produce BioGNL (gas naturale biologico liquefatto) esclusivamente per uso ad autotrazione.

Inoltre la Cooperativa basa tutta la sua produzione su una forte attenzione e rispetto per l’ambiente.

Quest’ultima, già nota perché riscalda l’Istituto di Ricerca sul Cancro di Candiolo, ha ricevuto la licenza fiscale di esercizio grazie ad ADM.

L’avvio dell’impianto agricolo biometano Candiolo

Prima di approvare l’esercizio, ovviamente, i funzionari ADM hanno controllato ed approvato ogni impianto e ogni produzione.

Loro hanno verificato gli impianti di biogas ma anche quelli per la raffinazione dello stesso.

Inoltre sono stati sottoposti a collaudo anche gli impianti di produzione di energia elettrica e termica per la produzione del biometano.

Grazie al nuovo impianto agricolo biometano di Candiolo, si produce il biometano che è una fonte di energia rinnovabile.

Il quale permette di realizzare il trasporto di carbon free, che può essere usato per alimentare i motori delle automobili e dei veicoli commerciali.

L’utilizzo del carbon free sarebbe molto utile per l’ambiente perché abbatterebbe, in modo drastico, le sostanze inquinanti.

Esso si ottiene dalla purificazione di biogas ricavato dalla degradazione della sostanza organica in assenza di ossigeno di sottoprodotti vegetali e animali.

Successivamente il rifiuto organico è trasformato in risorsa e immesso nuovamente nel ciclo produttivo.

I mezzi utilizzati per la grande distribuzione sono alimentati con il biocarburante avanzato, proprio per rispettare l’ambiente.

(Foto tratta da www.rinnovabili.it)

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende