Il Museo Egizio si espande per l’anniversario

In occasione del bicentenario nel 2024, il Museo Egizio di Torino è alla ricerca di una seconda sede dove ampliarsi
Tra 3 anni il Museo Egizio di Torino celebrerà l’anniversario dei 200 anni dalla sua inaugurazione.
Un evento storico per la città ma anche per l’Associazione, che per questa occasione vuole espandere i confini dell’istituzione.
Quindi il Museo Egizio cerca casa e al momento sia la presidente Evelina Christillin che il direttore Christian Greco hanno in cantiere progetti piuttosto ambiziosi.
L’obiettivo è appunto quello di ingrandire l’esposizione del Museo Egizio con una nuova sede per l’anniversario.
Un progetto ambizioso che però dovrà attendere l’arrivo dei finanziamenti da parte dei soci fondatori.
La segretezza e un po’ di scaramanzia da parte della direzione per adesso ci privano della conoscenza dei possibili edifici in cui avverrà l’espansione.
Ma l’intenzione sarà certamente quella di rimanere a Torino, in modo da mantenere le radici con la città e trovare una location adatta al prestigio dell’istituzione museale.
Lasciando il tema dell’anniversario invece, ora il Museo Egizio è al lavoro per inaugurare le nuove “Sale della vita” in vista del 2 giugno.
Si tratterà di una data simbolica sia per la nazione, in quanto festa della Repubblica, ma anche per il Museo stesso, che in quella giornata celebrerà un anno dalla riapertura dopo il primo lockdown.

Le sale si troveranno all’ex caffetteria dell’ala Schiapparelli
Finanziata interamente dalla Museo Egizio, la nuova mostra tra la sala di Deir El Medina e la Tomba di Kha andrà ad approfondire il tema della mummificazione e l’importanza che gli Egizi davano alla vita e al suo proseguimento dopo la morte.
Questi temi verranno presentati al pubblico attraverso il racconto di storie di 6 persone di diversa età e classe sociale.
Con ampie raccolte di fonti storiche ed epigrafiche che ricostruiranno la biografia degli individui.
Nella mostra ci saranno ovviamente anche i doni con cui queste persone sono state sepolte.
Presenti che li avrebbero aiutati a sopravvivere nell’aldilà ma che adesso saranno visibili a tutti gli appassionati dell’Antico Egitto.