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Senza mascherina nel centro di Torino: multa a 11 negazionisti

Da Simone Nale

Dicembre 21, 2020

piazza Castelli Torino

Nella giornata di sabato 19 dicembre, undici persone sono tornate a casa con una salatissima multa per non aver rispettato le normative di prevenzione del contagio.

Proprio quest’ultime hanno aderito all’ennesima protesta negazionista contro le norme anti-Covid.

Decidendo di non indossare la mascherina mentre “sfilavano” per le vie del Centro di Torino, ovviamente gremito nell’ultimo weekend prima di Natale.

In particolare nei giorni di sabato e di domenica, Torino ha visto un numero altissimo di persone in giro per le vie del centro storico cittadino.

Numerosi in effetti sono stati gli assembramenti davanti ai negozi più gettonati.

E di fronte a questa situazione, le sanzioni per coloroche non indossano la mascherina e non rispettano le norme di prevenzione del contagio, non possono che essere ingenti.

Un gruppo di dimostranti si è ritrovato in presidio davanti alla sede della Rai.

Il raduno in via Verdi è stato un pretesto per contestare lo Stato e i recenti provvedimenti presi per combattere l’epidemia.

Proprio in quelle circostanze, i negazionisti hanno condannato il presunto carattere autoritario del governo.

Ritenendo, a loro parere, che quest’ultimo ora come ora stia negando i diritti civili dei cittadini.

Allo stesso modo, non è stato risparmiato neanche il mondo dell’informazione pubblica.

Il quale, secondo le rivendicazioni dei protestanti, non dà spazio a voci alternative e che al contrario preferisca ingannare le persone con falsi numeri e false informazioni.

Tuttavia, con la conclusione del raduno, un gruppetto di persone è partito in direzione di piazza Castello, per continuare la protesta.

Ma il piccolo corteo ha avuto vita breve.

La Polizia di Torino ha provveduto tempestivamente a fermare la “passeggiata”, sanzionando i negazionisti, che in quel momento stavano violando le norme anti-Covid.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media