Armeria Reale di Torino, una magnifica collezione patrimonio dell’Unesco

Quando si parla dell’ Armeria Reale di Torino ci si riferisce a una delle più ricche collezioni di armi e armature antiche al mondo.
La storia dell’Armeria Reale
Aperta al pubblico fin dal 1837, ed entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1997, l’Armeria Reale di Torino fu istituita per volere dell’allora re di Sardegna Carlo Alberto, qui sono raccolte tutta una serie di armi risalenti al periodo neolitico e medievale.
Non solo, sono presenti anche pezzi provenienti dalle collezioni private dei Savoia. Come la spada di San Maurizio, le armature di Emanuele Filiberto o una spada utilizzata da Napoleone Bonaparte durante la campagna d’Egitto.

Carlo Alberto s’impegnò nella realizzazione di questa collezione, che fu ampliata nel tempo grazie ai numerosi acquisti della famiglia sabauda.
Ma furono diversi i personaggi che si contribuirono all’ampiamento di questa raccolta, in particolare fu il capitano di artiglieria Vittorio Seyssel d’Aix con l’acquisizione della ricca raccolta di armi antiche dello scenografo milanese Alessandro Sanquirico.
Fino al 1836, ovvero un anno prima che l’Armeria sarebbe stata aperta al pubblico, Seyssel fu impegnato a viaggiare in mezza Europa alla ricerca di pezzi che potessero arricchire la collezione sabauda, specialmente a Parigi presso il gioielliere Louis Lacroix e l’armaiolo Henri La Page.

Insomma, una gita domenicale all’insegna della cultura e della storia. E, oltre alla visita all’Armeria, con lo stesso biglietto è possibile visitare anche la Galleria Sabauda, Palazzo Reale e il Museo Antichità. Un tuffo nel lusso sabaudo che sicuramente vi darà tante emozioni.
Luca Margaglione