2 ottobre 1832: nasce la Galleria Sabauda di Torino

Il giorno del proprio compleanno Carlo Alberto, istituiva la Galleria Sabauda di Torino all’interno delle sale di Palazzo Madama.
Nasceva così uno dei più importanti poli espositivi europei del 19° secolo. È frutto della secolare passione per l’arte di casa Savoia. I Reali decisero di esporre qui al pubblico parte della propria collezione privata
Nel 1865 – grazie all’intervento di Massimo d’Azeglio diventato direttore del museo subentrando al posto del più anziano fratello Roberto – si realizzò il trasferimento al secondo piano del Palazzo dell’Accademia delle Scienze (edificato a partire dal 1679 su progetto di Guarino Guarini come “Collegio dei Nobili”).
Nel frattempo, nel 1860, il re Vittorio Emanuele II donò la Galleria alla Nazione. Passò quindi alle dirette dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione e non fu più di appartenenza della casa Savoia.
Nel 1933, poi, in occasione del centenario dell’istituzione, l’allora pinacoteca assunse la definitiva denominazione attuale di “Galleria Sabauda”.
Nel 1998, per adeguare la Galleria alle sempre più pressanti richieste di spazi, luce e servizi – fra cui uno spazio per l’esposizione temporanea il museo cambiò nuovamente sede, trasferendosi nel palazzo realizzato a cavallo tra i 1800 ed il 1900 da Emilio Stramucci accanto al Duomo, in via XX settembre 88, l’attuale sede.
Nel 2013, la Galleria Sabauda entra a fare parte del circuito museale di Palazzo Reale, l’attuale Polo Reale. Ciò avvenne in seguito a una serie di impotanti lavori di riqualificazione ed ampliamento dell’edificio.
Fra i contributi più importanti vi fu quello dell’industriale biellese Riccardo Gualino il cui primo, importante blocco giunse nel 1930 e alla collezione del Principe Eugenio di Savoia, che, un tempo a Vienna, era giunta in Piemonte nel corso del XVIII secolo.
Le principali opere esposte
- Giovanni Martino Spanzotti, Trittico della Madonna col Bambino e Santi Ubaldo e Sebastiano
- Defendente Ferrari, Polittico di Sant’Ivo
- Macrino d’Alba, Madonna in adorazione del Bambino con angeli; i santi Giuseppe, Giovanni Battista, Gerolamo, Solutore e un donatore
- Gerolamo Giovenone, Pala Buronzo
- Gaudenzio Ferrari, Crocifissione
- Beato Angelico, Madonna col Bambino
- Andrea Mantegna, Madonna col Bambino e santi, 1500 circa
- Piero del Pollaiolo, Arcangelo Raffaele e Tobiolo
- Filippino Lippi, Tre arcangeli e Tobiolo
- Bronzino, Ritratto di Gentildonna
- Bergognone, Tavole della Predicazione di Sant’Ambrogio e della Consacrazione di Sant’Agostino
- Gerolamo Savoldo, Madonna col Bambino e santi Francesco e Gerolam
- Jan van Eyck, Stigmate di san Francesco
- Petrus Christus,Madonna col Bambino
- Hans Memling, Passione di Cristo
- Rembrandt van Rijn, Ritratto di Vecchio
- Gerrit Dou, Giovane olandese alla finestra
- David Teniers il Giovane, Giocatori di Carte
- Guido Reni, Apollo che scortica Marsia
- Guercino, Erodiade che suona il liuto
- Francesco del Cairo, Erodiade con la testa del Battista
La Redazione di Mole24