Doux d’Henry : il vino di Enrico IV

Il vino nei secoli passati ha rivestito un ruolo di fondamentale importanza sia a livello economico che sociale. Dato il suo valore nell’economia contadina e nella cultura popolare, esso è stato spesso oggetto di aneddoti e leggende. Nella provincia di Torino, per la precisione nel Pinerolese, esiste un vitigno che secondo aneddoti e leggende deve il suo nome al Re Enrico IV di Francia.
Sul fatto che Enrico IV varcò le Alpi e si recò, molto probabilmente passando per la Val Chisone e la Val Susa, dal Duca Carlo Emanuele I di Savoia per ragioni di stato, non esistono obiezioni.
Tuttavia, come spesso accade, la cultura popolare, memore del passaggio dell’illustre personaggio, ha elaborato dei propri aneddoti e leggende.

Fra le versioni più veritiere sull’appellativo del Doux d’Henry associate al Re di Francia, ne troviamo due. Nella prima versione dei fatti si narra che il re, durante un soggiorno nella vicina Val Susa, avesse apprezzato talmente tanto questo vino da dargli appunto questo appellativo; in un’altra versione si sostiene che sempre il suddetto sovrano avesse portato in Piemonte questo da lui estimato vitigno per diffonderlo e farlo conoscere, per via di questo fatto prende il nome “dolce di Enrico”.
Oggi il “dolce di Enrico” è un vino ancora poco conosciuto ai molti e dal 1997 tutelato dalla Doc Pinerolese, il cui disciplinare garantisce un 85 % proveniente solo dal suddetto vitigno a differenza di quanto accadeva in passato che veniva spesso mescolato ad altre uve.

Il Doux d’Henry è un vino leggero, fresco e gradevole che ben si presta ad accompagnare antipasti e pasticceria secca. Questo vino, dal nome altisonante e dietro al quale le popolazioni della zona hanno appunto creato miti e leggende, speriamo possa andare oltre i suoi confini.
Clara Lanza