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Vendemmia Piemonte 2024: grandi aspettative nonostante il cambiamento climatico

Da Alessandro Maldera

Settembre 03, 2024

uomini raccolgono uva in vigna di giorno

Mentre l’autunno è alle porte, il Piemonte si prepara ad accogliere un’altra annata eccezionale di vini Nonostante le condizioni meteorologiche sfidanti, con un’insolita piovosità primaverile e un’estate torrida, i produttori si dimostrano fiduciosi riguardo alla qualità dei loro preziosi grappoli. Questa regione dalle radici vinicole profondamente radicate si appresta a celebrare un trionfo enologico, confermando ancora una volta la sua posizione di rilievo nel panorama vitivinicolo italiano.

Vendemmia Piemonte 2024: un inizio promettente

Le colline cuneesi hanno dato il via alla danza della vendemmia, con i primi grappoli di Pinot e Chardonnay destinati alla produzione di spumanti raccolti in Bassa Langa. Tuttavia, per le pregiate bollicine dell’Alta Langa DOCG, bisognerà attendere ancora qualche giorno prima di vedere i vigneti animarsi di attività frenetica.

Man mano che il calendario si sposta verso la metà di settembre, sarà il turno delle uve Moscato, Chardonnay e Arneis di fiorire nei tini delle cantine. Le varietà a bacca rossa, come il Dolcetto, seguiranno a ruota, mentre la Barbera e il nobile Nebbiolo verranno raccolti rispettivamente dopo la metà di settembre e all’inizio di ottobre.

La sfida della natura

A differenza delle annate precedenti, la vendemmia 2024 è stata caratterizzata da un’estrema piovosità nel periodo primaverile, che ha alleviato la siccità degli ultimi anni ma ha anche incrementato la presenza di malattie fungine, rendendo la gestione dei vigneti particolarmente impegnativa.

Tuttavia, grazie al supporto dei tecnici della Coldiretti e alla loro esperienza, i produttori vitivinicoli sono riusciti a gestire in modo ottimale queste avversità. Aiutati anche dallo stabilizzarsi delle condizioni meteorologiche durante l’estate, le aspettative per una produzione di alta qualità sono più che giustificate.

Aspettative per i grandi vini per la vendemmia 2024 Piemonte

Mentre la vendemmia procede, le aspettative per i grandi vini del Piemonte sono alte, con previsioni entusiasmanti sia per la qualità che per la quantità.

L’Alta Langa DOCG

Nel territorio dell’Alta Langa, culla delle pregiate bollicine DOCG, la raccolta dovrebbe iniziare tra la fine di agosto e i primi di settembre, a partire dal Pinot Nero. Nonostante un’annata non semplice, grazie al duro lavoro degli agricoltori e dei viticoltori, le uve si presentano sane e le quantità previste sono nella media.

Il Moscato d’Asti DOCG

Nel territorio dell’Asti e del suo celebre Moscato, la vendemmia dovrebbe iniziare nei primi giorni di settembre .Le buone escursioni termiche stanno favorendo l’espressione aromatica del Moscato, e non ci sono particolari problemi in vigna, con quantità previste intorno alla media per il territorio.

Il Nebbiolo e le Altre Gemme Rosse

Non solo spumanti e vini bianchi, ma anche le gemme rosse del Piemonte promettono grandi soddisfazioni. Il Nebbiolo, il re incontrastato dei vini piemontesi, insieme al Dolcetto e alla Barbera, saranno protagonisti di questa vendemmia, regalando ai palati più esigenti emozioni indimenticabili.

Uno sguardo al panorama nazionale

Mentre la vendemmia Piemonte 2024 si prepara a celebrare la sua eccellenza enologica, è interessante gettare uno sguardo al panorama nazionale per comprendere l’importanza delle bollicine e dei vini bianchi nel mercato italiano.

Le bollicine Italiane: Un Successo Crescente

Le bollicine italiane, insieme ai vini bianchi, stanno registrando una crescita superiore alla media del mercato, valendo ormai oltre un quarto dell’export in valore. Nei primi 5 mesi del 2024, le esportazioni di spumanti hanno raggiunto i 885,1 milioni di euro, con un aumento del 9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questo dato sottolinea l’importanza dei grandi territori della spumantistica italiana, concentrati soprattutto al Nord, tra il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige, la Lombardia e il Veneto, che rappresentano un patrimonio identitario ed economico di inestimabile valore.

La Vendemmia in Lombardia: Franciacorta e Oltrepò Pavese

La Lombardia ha dato il via ufficiale alla vendemmia per le bollicine, con il Franciacorta che ha iniziato a tagliare i grappoli nell’avvio della settimana di Ferragosto. Le aspettative dei produttori sono ottime, grazie a un carico produttivo nella media e a un buono stato sanitario delle uve, favorito dalle temperature elevate di luglio e dalle scarse piogge.

Nell’Oltrepò Pavese, invece, la raccolta ha visto un calo del 30% delle uve sulla media a causa del maltempo e delle eccessive piogge. Tuttavia, ci si aspetta una buona qualità, soprattutto per i bianchi e per le basi spumante.

Il Trentino e le Bollicine di Montagna

calo del 30% delle uve sulla media a causa del maltempo e delle eccessive piogge. Tuttavia, ci si aspetta una buona qualità, soprattutto per i bianchi e per le basi spumante.

Il Trentino e le Bollicine di Montagna

Nel Trentino, le bollicine di montagna del TrentoDoc si preparano a una vendemmia impegnativa ma promettente. Ferrari Trento, una delle cantine simbolo del territorio, inizierà a raccogliere i grappoli di Chardonnay a partire da domani, per poi proseguire, in un mese, fino alle vigne più alte, sia di Chardonnay che di Pinot Nero.

Il Prosecco: Un’Attesa Carica di Aspettative

Nel territorio del Prosecco DOC, si prevede di iniziare la vendemmia in questa settimana, con le varietà complementari come Pinot Nero, Pinot Grigio, Pinot Bianco e Chardonnay, soprattutto nella zona più occidentale. Per la Glera, varietà portante del Prosecco, se le condizioni rimarranno invariate, si dovrebbe partire verso la fine della prima settimana di settembre, con quantità ad oggi in linea con la media storica e uve sanissime.

Il Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, prevede di iniziare la vendemmia nella seconda settimana di settembre: “Le cose in vigna stanno andando bene, speriamo ancora in qualche pioggia e in un miglioramento dell’escursione termica per fare ancora meglio, ma ci aspettiamo, ad ora, una buona annata, in qualità e quantità”.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende