Addio al Bar Alice di piazza Statuto: chiuso dopo 40 anni

Dopo oltre quattro decenni di servizio nella vivace piazza Statuto di Torino, la storica caffetteria Alice sta per chiudere definitivamente i battenti. Questo addio rappresenta una perdita significativa per la città, segnando la fine di un’era e di un’istituzione amata da generazioni di torinesi.

Declino di un’Istituzione Torinese

La notizia della chiusura del bar Alice è stata accolta con profonda tristezza dalla comunità locale. Inaugurato nel 1984, il locale è stato per anni un punto di riferimento per i residenti e i visitatori della zona, diventando parte integrante dell’identità del quartiere.

Le difficoltà iniziate durante la pandemia di COVID-19 e hanno rappresentato il colpo di grazia per l’attività. Le restrizioni e il cambiamento delle abitudini di vita hanno messo a dura prova la redditività del locale, rendendone impossibile la sopravvivenza. Il tutto considerato anche il caro affitti che in piazza sono alle stelle

L’Impatto della Pandemia e dello Smart Working

La chiusura del bar Alice riflette una tendenza più ampia che ha colpito molte attività commerciali del centro storico di Torino. La diffusione dello smart working e il calo del traffico pedonale in zone come piazza Statuto hanno avuto un impatto significativo sulle imprese locali, mettendone in serio pericolo la sostenibilità.

Infatti, molti dei clienti abituali del bar Alice erano lavoratori che, durante la pandemia, hanno iniziato a svolgere le proprie mansioni da remoto, riducendo drasticamente la loro presenza fisica nella zona. Questa trasformazione delle abitudini di vita e di lavoro ha privato il locale della sua storica clientela, rendendo sempre più difficile mantenere i livelli di redditività necessari per proseguire l’attività.

Bar Alice di piazza Statuto: addio tra ricordi e nostalgia

La chiusura del bar Alice ha suscitato una forte reazione emotiva tra i torinesi, che hanno inondato i social di messaggi di rimpianto e nostalgia. Molti hanno condiviso i loro ricordi legati al locale, raccontando come esso fosse stato parte integrante delle loro vite per decenni. Infatti, negli anni ’80 era un punto di ritrovo per tutti. C’era la coda fuori per avere un tavolo e mangiare il gelato.