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Il Museo Diffuso della Resistenza nel Polo 900 di Torino

Da Alessandro Maldera

Aprile 10, 2024

Il Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà è uno dei luoghi della memoria più significativi di Torino. Affiliato al Polo del ‘900, il museo preserva la memoria degli eventi che hanno segnato la città nella Seconda Guerra Mondiale. Con particolare attenzione alla lotta per la libertà e per i diritti che hanno caratterizzato il Novecento.

Il Palazzo dei Quartieri Militari

L’esposizione è ospitata nel Polo del ‘900, all’interno del suggestivo Palazzo dei Quartieri Militari. Un edificio storico, situato in corso Valdocco 4/A a Torino, scelto per la rilevanza storica e per la posizione strategica nel Rione Valdocco.

Un Museo Unico nel Suo Genere

Il Museo Diffuso della Resistenza risale agli anni ’90, quando le Associazioni della Resistenza di Torino sollecitarono la creazione di un museo. Fu così che venne avviato uno studio di fattibilità coinvolgendo il Comitato di Coordinamento fra le Associazioni della Resistenza del Piemonte, l’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea (ISTORETO), l’Università e la Provincia di Torino.

Nel frattempo, il Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso venne ristrutturato e destinato a ospitare l’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea (ISTORETO) e l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (ANCR). La decisione di collocare il Museo nello stesso Palazzo ha permesso di creare un centro in cui la ricerca e la conservazione svolte dagli istituti potessero convivere e arricchirsi reciprocamente con le attività di comunicazione del Museo. Il Polo museale è stato inaugurato il 30 maggio 2003, diventando un punto di riferimento per la divulgazione e la riflessione sulla storia contemporanea.

Allestimento del Museo

Il viaggio è scandito in cinque tappe che rappresentano i momenti salienti della storia di Torino nel periodo tra 1940-1945.

Tappa 1

Il percorso espositivo, denominata “Vivere il quotidiano“, offre uno sguardo approfondito sulla vita

durante la guerra. Attraverso interviste ai testimoni dell’epoca e una selezione di immagini e filmati si scoprirà la quotidianità di quegli anni, capendo come la guerra abbia influenzato la vita cittadina.

Tappa 2:

La seconda sezione “Vivere sotto le bombe“, esplora gli effetti devastanti dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale a Torino. Attraverso testimonianze, fotografie e filmati, i visitatori possono comprendere l’impatto che gli attacchi aerei hanno avuto sulla città e sulla popolazione.

Tappa 3

Questa parte intitolata “Vivere sotto il regime“, analizza il periodo dell’occupazione fascista e le politiche razziali che hanno colpito la comunità ebraica. Attraverso testimonianze di sopravvissuti e documenti storici, i visitatori possono approfondire la persecuzione e l’oppressione subita dagli ebrei torinesi durante quegli anni bui.

Tappa 4

Vivere sotto l’occupazione“, racconta la resistenza italiana e l’occupazione tedesca di Torino. Attraverso testimonianze di partigiani e cittadini comuni, i visitatori possono scoprire come la popolazione locale abbia reagito all’occupazione nazista e come la resistenza si sia organizzata per combattere il regime.

Tappa 5:

L’ultima tappa del percorso espositivo, “Vivere Liberi“, si concentra sulla riconquista dei diritti e sulla nascita della Costituzione italiana nel 1948. Attraverso una serie di schermi riflettenti, i visitatori possono ascoltare testimonianze, brani letterari e di cronaca che narrano la lotta per la libertà e l’uguaglianza.

Un Percorso Immersivo e Interattivo

Durante il percorso espositivo, i visitatori avranno l’opportunità di interagire con l’installazione attraverso varie modalità. Ad esempio, potranno toccare dei riquadri bianchi su un grande tavolo centrale per attivare un archivio multimediale che racconta 49 momenti della storia cittadina. Inoltre, il museo offre l’opportunità di visitare un rifugio antiaereo, scoperto durante la ristrutturazione del Palazzo dei Quartieri Militari. Questo rifugio, situato a 12 metri di profondità, offriva riparo ai dipendenti del quotidiano “La Gazzetta del Popolo” e ai residenti del quartiere durante i bombardamenti.

Luoghi della memoria a Torino

Il Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà fa parte di una rete di luoghi della memoria distribuiti sul territorio urbano di Torino. Questa rete comprende anche l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” (ISTORETO), l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza e il Centro internazionale di studi “Primo Levi”, tutti ospitati nello stesso edificio.

I luoghi della memoria sono importanti non solo per preservare la storia, ma anche per mantenerla viva nella consapevolezza delle nuove generazioni. Attraverso visite guidate, mostre e attività didattiche, i luoghi della memoria offrono un’opportunità unica di apprendere dalla storia e riflettere sulle sfide del presente.

Servizi Educativi

Il Museo Diffuso della Resistenza offre una varietà di servizi educativi per le scuole di ogni livello. Gli studenti hanno l’opportunità di partecipare a visite guidate, laboratori interattivi e progetti speciali che li aiutano a comprendere meglio la storia della Resistenza e della Deportazione.

I servizi educativi sono progettati per essere coinvolgenti e informativi, incoraggiando gli studenti a riflettere sulle implicazioni storiche e sociali di questi eventi. Gli insegnanti possono prenotare visite guidate o richiedere materiali didattici per integrare l’apprendimento in classe.

Informazioni

  • Indirizzo: corso Valdocco 4/A a Torino
  • Orario: da martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18.
    Telefono: 011 01120780
  • Mail: [email protected]
  • Biglietti: intero 5 € – Ridotto 3 €
  • Per maggiori informazioni consultare il portale web

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende