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Nizza Monferrato: una storia di conflitti lunga 1000 anni

Da Alessandro Maldera

Ottobre 12, 2023

Benvenuti nel cuore del Monferrato, nell’incantevole comune di Nizza Monferrato. Questa affascinante cittadina piemontese, situata tra Alba, Asti e Alessandria, rappresenta un importante centro agricolo e commerciale. Immerso nelle colline del Monferrato è rinomato in tutto il mondo per la produzione di vini rossi e spumanti.

Geografia fisica

La città con una popolazione di circa 10.200 abitanti, si trova nella provincia di Asti, in Piemonte. Il territorio è caratterizzato da una serie di colline, dolci o ripide, verdi o selvagge, decorate da boschi e vigneti. Questo paesaggio unico ha portato il Monferrato, insieme alle Langhe e al Roero, a essere incluso nel Patrimonio Unesco. La presenza di numerosi vigneti ha reso Nizza Monferrato famosa per la produzione di vini pregiati come il Barbera d’Asti, la Freisa e il Grignolino.

Le Origini di Nizza Monferrato

Le prime fonti storiche del luogo risalgono a un atto pubblico del 1021, ed è menzionata come “villa curte Nicia“. Tuttavia, la data comunemente accettata come la fondazione della città è il 1225. Secondo la tradizione, Nizza Monferrato sarebbe nata intorno all’antica abbazia di San Giovanni in Lanero dall’unione degli abitanti di sette castelli. questi ultimi distrutti dagli Alessandrini durante una contesa con gli Astesi. Secondo una leggenda riportata nel poema satirico “Fodero” dell’abate Giulio Cesare Cordara, la fondazione della città fu il risultato di una ribellione dei contadini locali contro i signori del luogo che cercavano di imporre il diritto di prima notte (ius primae noctis) sulle fanciulle. Questa narrazione fantasiosa, sebbene non confermata storicamente, contribuisce ad arricchire il fascino e il folklore della città.

Dal Medioevo all’Età Moderna

Nel corso dei secoli la città ha subito numerosi assedi e occupazioni. Nel 1227, il territorio fu spartito tra le rivali Asti e Alessandria, dando origine a una “villanova” situata tra i fiumi Nizza e Belbo. La città rimase comune fino al 1264, quando divenne dominio del marchese Guglielmo VII di Monferrato. Nel corso della sua storia, Nizza Monferrato passò di mano in mano più volte, cadendo sotto il controllo di Manfredo di Saluzzo, Carlo II di Napoli e infine del marchese Teodoro Paleologo.

Durante il XVI secolo, il luogo acquisì una grande fama, citata, anche, dal pontefice Clemente VII come oppidum. E proprio durante questo periodo che la città prese il nome di Nicea Palearum, un riferimento alla pratica di coprire le case con steli erbacei essiccati. Nizza Monferrato e il suo territorio prosperarono grazie alla fertilità delle terre circostanti e alla coltivazione di prodotti pregiati come cereali, lino, canapa e uve pregiate. L’industria della seta ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo economico.

Assedi e Rinascita

Tuttavia, il periodo di prosperità, a causa, da una serie di gravi, problemi si interruppe nel corso del XVII secolo. Nel 1613, la città, governata dal cardinale Ferdinando Gonzaga, resistette strenuamente alle truppe di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, che cercava di conquistarla. Come segno di gratitudine per la resistenza della città, fu istituita una processione in onore di San Carlo Borromeo, che oggi è il patrono di Nizza Monferrato.

La città fu successivamente contesa tra Carlo Emanuele e il duca di Nevers, Carlo I, successore dei Gonzaga nella signoria del Monferrato. Dopo l’assedio del 1625, Nizza Monferrato cadde nelle mani del ducato sabaudo, ma fu successivamente riconquistata dai francesi nel 1629. Durante il periodo della dominazione francese, la città conobbe una ventata di modernità e una maggiore partecipazione popolare alla gestione del comune. Questo portò a nuove iniziative, come lo sviluppo di industrie conserviere, la lavorazione della seta e dell’argento, nonché una crescita dell’agricoltura grazie alla mezzadria. Tuttavia, la concorrenza nel settore enologico portò delle difficoltà, poiché altri produttori entrarono sul mercato e la legge nicese medievale che vietava la vendita di vino straniero non era più valida.

Nel corso del XVII secolo, Nizza Monferrato fu teatro di continue lotte tra Spagnoli e Francesi, che portarono a saccheggi e alla distruzione della fortezza cittadina. Nel 1647, la città fu rasa al suolo dagli aragonesi.

Durante la Guerra di successione spagnola, invece, subì gli attacchi degli eserciti sabaudi e francesi, ma riuscì a difendersi grazie alle solide fortificazioni costruite dal duca di Mantova. Nel luglio del 1704, come riconoscimento per il contributo finanziario alla guerra, il duca Ferdinando Carlo Gonzaga conferì a Nizza Monferrato il titolo di Città.

L’Eredità Storica di Nizza Monferrato

Dopo il passaggio della città nelle mani dei Savoia nel 1708, il posto ottenne una maggiore stabilità politica e economica. Infatti, durante il dominio gli Statuti dei Liberi Comuni scomparvero e venne introdotta una nuova organizzazione amministrativa basata su regole uniformi per tutti.

La situazione economica migliorò verso la fine del Settecento con la rinascita dell’industria della seta e l’insediamento di numerose filande. Attività che generarono occupazione e prosperità per la comunità.

E con l’avvento dell’Unità d’Italia vide una trasformazione significativa. L’arruolamento obbligatorio nell’esercito ampliò gli orizzonti mentali dei soldati, che tornarono dal servizio militare determinati a migliorare le loro condizioni di vita

L’amministrazione di Nizza Monferrato, spinta da nuove suggestioni e ideali come libertà, uguaglianza e fratellanza, iniziò a dotare la città di infrastrutture moderne. Furono costruite scuole, un Monte di pegni, un teatro, il Corpo di Pompieri e una Biblioteca circolante. Anche la viabilità migliorò grazie alla creazione di spazi adeguati per i mercati, in particolare quello del bestiame. Inoltre, si ampliarono le opportunità di istruzione per tutti i ceti sociali.

Questa crescita e innovazione furono guidate da figure come Pio Corsi, che svolse un ruolo importante nel riorganizzare la città e nel promuovere il benessere della comunità. La città si sviluppò ulteriormente con l’apertura di industrie, l’espansione del commercio e l’arricchimento della vita culturale.

Oggi, Nizza Monferrato conserva un ricco patrimonio storico e culturale. I visitatori possono ammirare i resti della fortezza medievale, esplorare le strade tortuose del centro storico e visitare le chiese e i palazzi antichi che testimoniano il passato glorioso della città. La tradizione enogastronomica è rinomata, con vini pregiati e prodotti locali di alta qualità.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende