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Palazzo del Lavoro: al via i lavori di ristrutturazione, ma il futuro è incerto

Da Alessandro Maldera

Settembre 21, 2023

Il Palazzo del Lavoro, situato nel quartiere Lingotto di Torino, è pronto per una nuova fase di ristrutturazione . Questo edificio, di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti al 100%, è stato oggetto di un sopralluogo da parte dei consiglieri comunali in vista dell’inizio dei lavori il 26 settembre. Un’opera che mira a mettere in sicurezza l’edificio, anche se il futuro su come farlo tornare ad essere una risorsa significativa di Torino è ancora nebuloso.

Una storia finita nel degrado

Il Palazzo del Lavoro è stato progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi e costruito tra il 1959 e il 1961. L’edificio, con la sua struttura in cemento armato, ha rappresentato un’innovazione architettonica all’epoca e un simbolo di progresso. e per molti decenni è stato un luogo di incontro per fiere, mostre e eventi culturali.

Purtroppo però la struttura ha subito un progressivo degrado e abbandono. L’edificio, infatti, è stato danneggiato da un incendio nel 2015 e da allora è diventato così un rifugio per senzatetto, perdendo così gran parte del suo valore architettonico e simbolico per Torino.

I lavori previsti e la durata del progetto

Il 26 settembre partiranno i lavori di messa in sicurezza, dureranno un anno e il budget stimato di 2,5 milioni di euro. I primi interventi riguarderanno il tetto dell’edificio, con la sostituzione e il rifacimento delle coperture. Successivamente, inizieranno lavori di restauro della facciata.

La ricerca di una nuova destinazione d’uso

Durante il sopralluogo dei consiglieri comunali, è emersa la necessità di individuare un nuovo uso per il Palazzo del Lavoro. I torinesi desidererebbero che l’edificio diventi un centro di eccellenza per la cultura, l’arte e l’innovazione. Era stato ipotizzato la creazione di un museo dei musei, che ospiti collezioni di varie istituzioni culturali della città. Tuttavia, questa trasformazione da sola potrebbe non essere sufficiente per garantire la sostenibilità economica dell’edificio. È necessario, quindi, trovare un mix di vocazioni e attività che possano attrarre un pubblico variegato e generare entrate per il mantenimento dell’edificio nel lungo termine. Magari trasformando l’edificio in un centro per servizi, uffici, spazi espositivi e attività commerciali.

Insomma, l’obiettivo è trovare una soluzione che renda il progetto sostenibile dal punto di vista economico, senza però trasformare l’edificio in un semplice centro commerciale.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende